Arrestato per spaccio ed estorsione il 15enne coinvolto nell'omicidio Dibello

Autore Redazione Canale 7 | ven, 12 gen 2018 18:19 | 4687 viste | Monopoli Arresto Minorenne Omicidio Spaccio

Il ragazzo spacciava a scuola e costringeva i suoi coetanei a comprare la droga sotto minaccia

MONOPOLI - Ieri mattina i carabinieri della Compagnia di Monopoli hanno arrestato, per poi portarlo in una comunità, su disposizione del Tribunale dei minorenni di Bari, un 15enne di Monopoli per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e furto. Il provvedimento è stato emesso a conclusione di una attività di indagine finalizzata al contrasto della diffusione della droga all’interno delle scuole. Tramite servizi di osservazione i militari dell’Arma monopolitana, coordinati dal capitano Emanuele D’Onofri, hanno prima individuato dei movimenti sospetti che avvenivano all’uscita e all’ingresso degli orari delle lezioni di un istituto superiore di Monopoli ed in seguito hanno posto fine ad una situazione che da molto tempo terrorizzava gli alunni dello stesso istituto.


Il giovane arrestato era già noto ai carabinieri di Monopoli per via dei suoi comportamenti indisciplinati e per essere un consumatore di cannabinoidi ma soprattutto per essere stato coinvolto nell’omicidio di Giuseppe Dibello, l’anziano di 77 anni spinto giù dalla scogliera il 2 maggio dello scorso anno, episodio per il quale risulta ancora indagato. Il 15enne accompagnava il 17enne che materialmente spinse in mare il Dibello provocandone la morte. Proprio per via del suo coinvolgimento in un omicidio il 15enne era temuto: gli altri studenti non solo erano costretti ad acquistare anche quando non gradivano ma per ogni spinello pagavano cifre spropositate, 50 euro circa, che il giovanissimo riscuoteva senza ammettere discussioni.


Nel corso dell’attività, a riscontro del pesante quadro indiziario, è stato rinvenuto un involucro in cellophane contenente 53 grammi di marijuana nascosti dal 15enne nei pressi della propria abitazione e verosimilmente destinati alla vendita ad altri studenti. Dopo le formalità di rito, come disposto dalla Procura minorile, il 15enne è stato accompagnato presso una Comunità per minori al fine di iniziare un percorso rieducativo.

 

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