Covid nel Barese: salgono (di poco) i contagi

Autore Redazione Canale 7 | ven, 29 apr 2022 12:13 | 755 viste | Covid Asl-Bari Salute Attualità

Al momento i comuni con più contagi sono Mola di Bari, Locorotondo e Polignano.

Sale, seppur in modo non eccessivo, l'incidenza dei casi Covid nel territorio dell'Asl Bari. Secondo il report relativo alla settimana tra 18 e 24 aprile, il tasso settimanale è passato da 935,5 casi a 1000,5 casi per 100mila abitanti (più 6,9 per cento) rispetto alla rilevazione precedente, corrispondenti, rispettivamente a 12.308 e 11.509 casi.

I comuni con più contagi sono Mola di Bari (incidenza a 1.361) Locorotondo (1.346,9) e Polignano (1.292,5). Meno casi, invece, a Bitritto (incidenza a 833,6), Gravina (841,1) e Santeramo (844,7).

Salgono a 3 milioni e 33.196 le dosi di vaccino somministrate nel corso della campagna vaccinale anti-Covid. Nel dettaglio, sono state erogate di 1 milione e 122.441 prime dosi, 1 milione e 86.339 seconde, 819.173 terze e 5.243 quarte dosi. I residenti di Bari e provincia dai 5 anni in poi che hanno ricevuto almeno due dosi sono attualmente 1 milione e 88.037, di cui 800.229 hanno effettuato anche la dose “booster” riservata alle persone con almeno 12 anni.  La copertura con tre dosi, prevista per chi ha completato il ciclo primario quattro mesi fa, è attestata all’84,3%, con livelli più elevati nella fascia più anziana, in particolare tra gli ultraottantenni (95%), i 70-79enni (91%) e i 60-69enni (89,4%). Margini ulteriori persistono nei gruppi più giovani, sotto i 50 anni, in cui la copertura è mediamente al 78,1%. Si ribadisce l’estrema importanza rivestita dal completamento del ciclo vaccinale per ottenere la migliore protezione possibile della popolazione, segnatamente per le fasce d’età per le quali è prevista la terza dose e, a maggior ragione, la quarta dose: soggetti immunocompromessi, 60-79enni in condizione di fragilità, ospiti delle residenze sanitarie assistenziali e ultraottantenni. Per soddisfare queste esigenze, oltre agli hub della ASL, un compito fondamentale è affidato ancora una volta ai medici di medicina generale, che possono vaccinare in studio o a domicilio del proprio assistito grazie alle forniture assicurate dall’azienda sanitaria.

 

 

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