Due anni fa ci lasciava Giovanni Custodero: il nostro ricordo

Autore Redazione Canale 7 | mer, 12 gen 2022 19:12 | 1160 viste | Fasano Giovanni-Custodero Anniversario Morte Ricordo Canale-7

Il 27enne guerriero, deceduto a causa di una grave forma di tumore, continua a vivere nei nostri cuori

MONOPOLI - Due anni fa ci lasciava Giovanni Custodero, il 27enne guerriero di Pezze di Greco che ha dovuto arrendersi ad una grave forma di tumore. Ma la sua storia, quello che ha insegnato a tutti noi, continua a vivere e lo sarà per l’eternità, quella che trova casa nel cuore degli altri quando lasciamo questa vita. E lui quella casa adesso ce l’ha nel cuore di tantissime persone. Quanta energia e quanti sorrisi spesi per testimoniare che malato non vuol dire arreso, che credere non significa illudersi, che essere consapevole non vuol dire consegnarsi all’ospite indesiderato il giorno della diagnosi. Noi di Canale 7 spesso lo abbiamo incontrato per raccontare il suo entusiasmo, la sua determinazione e la sua generosità. In un certo senso siamo stati tra i tanti autisti della sua storia, perché la notizia in casi come questi deve farsi tramite, abbassare il volume e lasciarsi condurre. Giovanni ci ha accompagnato in luoghi dove la malattia diventa un’opportunità di cambiamento, il dolore un’occasione per sostenere chi soffre, l’amore qualcosa che non finiremo mai di capire. Conoscerlo per noi è stato un privilegio, raccontare la sua storia un dono che vogliamo conservare con cura, con forza e nello stesso tempo con leggerezza. Come avrebbe fatto lui, che è stato così forte da sfondare porte per aiutare chi come lui stava poco bene e così leggero per dirci come si dovrebbe vivere davvero da vivi. Il suo credo continua ad andare avanti grazie a mamma Elena e alla sorella Mariana e a tutti i volontari dell’associazione a lui dedicata che si adoperano per i tanti che soffrono e hanno bisogno. “Basta solo aprire gli occhi e vedere più avanti delle nostre paure, per accorgerci quanto di bello la vita ci dà” amava ripetere Giovanni. Ma oggi, nel tuo ricordo, caro Guerriero, permettici una piccola nota di tristezza perché, è inutile negarlo, ci manchi.

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