E ora la Bolkestein insidia gli ambulanti

Sulla situazione venutasi a creare dopo il non pronunciamento del governo e del parlamento, intervengono I deputati L'Abbate (M5S) e Altieri ( Direzione Italia)

Il futuro degli operatori del commercio ambulante rimane ancora incerto. Dopo l’approvazione  del Decreto Milleproroghe a dicembre scorso, con cui il Consiglio dei Ministri ha rimandato al 2020 l’applicazione della Direttiva comunitaria Bolkestein per la liberalizzazione delle licenze nel settore, la Camera aveva l’occasione di stralciare definitivamente la posizione degli ambulanti. Ma questo non è accaduto e per la categoria problemi sono in vista ci sono. Le piccole e medie imprese a rischio sono 200.000, con oltre 400.000 posti di lavoro, ben 20.000 pugliesi. “Solo in Italia la Direttiva Ue sulla libera circolazione dei servizi coinvolge il settore del commercio nelle aree pubbliche – dice il deputato pugliese di M5S,  Giuseppe L’Abbate, che ribadisce - Un errore datato 2010 e compiuto proprio dallo stesso Governo i cui partiti di centrodestra, Lega inclusa, ora si stracciano le vesti in difesa dei lavoratori ma che allora preferì inginocchiarsi di fronte alla burocrazia europea. La direttiva Bolkestein prevede la semplificazione delle procedure amministrative e burocratiche per esercitare temporaneamente un’attività commerciale dentro uno dei paesi comunitari. Ciò comporta che i commercianti italiani, dotati di regolari licenze già acquistate in passato e con rinnovo automatico, debbano partecipare ai nuovi bandi per ottenerne il rinnovo. Le graduatorie, però, non terranno più conto né dell’anzianità né della professionalità e comporteranno che, per alcuni periodi, molti ambulanti saranno costretti a rimanere fermi e quindi senza lavoro. Infine, vengono spalancate le porte alle grandi società che complicherebbero ulteriormente la partecipazione ai bandi dei singoli soggetti. “All’interno della Direttiva Bolkestein non è mai presente la parola ambulanti – conclude Giuseppe L’Abbate (M5S) – abbiamo ben cinque proposte di legge depositate in Parlamento, anche da parte del PD, che chiedono tutte praticamente la stessa cosa non si comprende cos’altro stiamo attendendo per tutelare questo comparto”. E sulla questione interviene  anche l'onorevole di Direzione Italia, Nuccio Altieri. “ Sulla direttiva Bolkestein il Governo e il Pd di Renzi si confermano proni ai diktat dell'Ue e agli interessi delle multinazionali. È di vitale importanza per i commercianti ambulanti e per i balneari superare queste norme che, tra l'altro, risalgono a più di dieci anni fa e quindi riferite a un contesto economico totalmente diverso. Ma il governo Gentiloni è sordo. I balneari meritano certezze rispetto agli investimenti fatti. E invece il Pd insiste su una direttiva cieca ed inapplicabile alla specificità italiana. Serve coraggio- conclude Altieri - anche andare in procedura di infrazione pur di difendere gli interessi italiani: per una volta lo faremmo per una giusta causa".

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