Monopoli nel Registro dei Parchi Rurali Storici

Autore Gianni Catucci | gio, 28 set 2017 18:03 | 2222 viste | Monopoli Enzo-Lavarra Parco-Monumentale-Ulivi Attualità

Monopoli, tra i comuni della Piana degli oliveti monumentali è stato iscritto nel "Registro nazionale dei Paesaggi Rurali Storici"


Il Presidente del “Parco Naturale Regionale “Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo”, on. , con una nota inviata ai Sindaci di Monopoli, Fasano, Ostuni e Carovigno,  ha comunicato l’iscrizione della Piana degli oliveti monumentali di Monopoli, Fasano, Ostuni e Carovigno, nel Registro nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con decreto n. 24496 del 18 settembre 2017 a firma del Ministro Maurizio Martina.  Con delibera n. 26 del 1° marzo 2017 la Giunta Comunale di Monopoli aveva espresso parere favorevole all’ l’iscrizione al Registro Nazionale dei Paesaggi Storici Rurali, demandando al Presidente del Parco, Lavarra, l’organizzazione del percorso progettuale per la candidatura del territorio della Piana degli oliveti monumentali di Puglia all’Ente “Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere tra Torre Canne e Torre San Leonardo”. Nella missiva inviata al Sindaco Emilio Romani, si ringrazia “per aver aderito al progetto e deliberato per la candidatura” in quanto l’iscrizione rappresenta “un riconoscimento di altissimo valore che suggella la peculiare distintività di questo paesaggio come bene di eccellenza agroambientale, grazie alla permanente attività agricola e olivicola”. Nella nota si evidenzia che in questa area “la densità e la monumentalità degli olivi plurisecolari non ha eguali nel Mediterraneo conferendole caratteri di unicità e conservandone la natura agricola appunto con l'attività dei nostri olivicoltori”. Un approccio che “consente ora di progettare e perseguire insieme altri ambiziosi traguardi”. Va anche ricordato, aspetto importante, che “ La Piana degli oliveti monumentali di Monopoli, Fasano, Ostuni e Carovigno”, aveva ottenuto la scorsa primavera da Legambiente l’ambito riconoscimento delle cinque vele, massimo apprezzamento dell’organizzazione ambientale nazionale.

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