Aggressione al preside: fermata banda di bulli

Autore Redazione Canale 7 | ven, 17 nov 2017 11:57 | 2773 viste | Carabinieri-Bari Cc-Putignano Cronaca

Per l'aggressione al dirigente scolastico della scuola media Parini di Putignano, i Carabinieri hanno fermato una banda di bulli appena maggiorenni.


( Da comunicato) - Nella mattinata odierna, i militari della Stazione di Putignano (BA) hanno eseguito una ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP D.ssa V. La Battaglia, su richiesta avanzata dal P.M. dott. D’agostino che ha condiviso le risultanze investigative dei militari operanti,  nei confronti di tre giovani putignanesi, passati agli onori della cronaca per la vile aggressione al Dirigente scolastico, avvenuta il giorno 11 ottobre in quel centro.

I tre giovanissimi, F.N. 18enne, G.G. 18enne e L.M. 22enne (quest’ultimo già agli arresti domiciliari per droga),  tutti già noti alle forze dell’ordine, sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

L’attività d’indagine, l’escussione dei vari testimoni, nonché l’acquisizione delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza interna all’Istituto Comprensivo “ Minzele- Parini”, hanno permesso di documentare l’aggressione e capirne i motivi di tale gesto.

Tutto nasce da un litigio fra due studenti di scuola media, avvenuto per futili motivi la mattina di martedì 10 ottobre, fra uno di prima ed uno di seconda.  La madre del ragazzo più piccolo, che aveva avuto la peggio,  la mattina del giorno dopo, all’ingresso di scuola, chiedeva  senza avere alcuna risposta, spiegazioni dell’accaduto al secondo bambino. Quindi, rappresentava il tutto in presidenza.

A distanza di qualche ora, anche la mamma del secondo bambino, probabilmente avvisata di quanto accaduto quella mattina poco prima, molto indispettita, faceva irruzione nell’ufficio di presidenza ed iniziava ad inveire contro un funzionario presente, lamentando ad alta voce il rimprovero fatto al figlio poco prima e chiedendo insistentemente il nome della donna che aveva avvicinato il proprio figlio minore, perché “avrebbe fatto giustizia da sé”. Non avendo avuto risposta si allontanava dal plesso.

Da lì a poco succederanno i fatti più gravi, già saltati agli onori della cronaca locale.

Dopo poco, infatti, ecco l’irruzione a scuola dei tre malintenzionati, con a capo il 18enne G.G., secondo figlio della donna appena andata via, ed altri due soggetti un altro 18enne ed un 22enne, già conosciuti per i loro pregressi giudiziari. I tre, dopo aver strattonato e spinto una collaboratrice scolastica presente all’ingresso, facevano irruzione nell’ufficio di presidenza e dopo aver aggredito verbalmente il dirigente per cercare di ottenere il nome della seconda mamma, passavano alle vie di fatto con un forte ceffone al viso. Materialmente lo schiaffo è stato dato dal ragazzo, che seppur più giovane anagraficamente dei tre, era il più agguerrito; proprio quest’ultimo prima di andar via minacciava i presenti di non denunciare l’accaduto ai Carabinieri altrimenti ci sarebbero state gravi conseguenze.

Il mirato lavoro dei militari ha consentito di individuare i tre aggressori, grazie sia all’impianto di video sorveglianza della scuola ma anche al fatto che gli stessi erano stati notati poco prima proprio da una pattuglia del locale Comando Stazione.

I tre dovranno difendersi oltre che dalle accuse di lesioni personali aggravate riportate dal Preside, anche dal reato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale.

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