In manette i fratelli Capogna Pietro e Valerio per detenzione illegale di armi da fuoco in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso.
I Carabinieri della Compagnia di Andria hanno eseguito due misure cautelari emesse dal G.i.p. del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per detenzione illegale di armi da fuoco in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso, nei confronti dei fratelli CAPOGNA Pietro 43enne, già detenuto presso il carcere di Teramo per altra causa, e CAPOGNA Valerio 27enne, figli di CAPOGNA Vito, assassinato il 25 luglio dello scorso anno.
Le indagini hanno accertato che i due fratelli erano in procinto di vendicare la morte del proprio genitore, con l’uso di armi anche da guerra, tra i quali un Kalashnikov, indirizzando le proprie intenzioni verso alcuni esponenti storici della criminalità organizzata andriese, in un contesto territoriale segnato anche dall’omicidio di Griner Vito avvenuto nel mese di giugno 2019.
L’attuazione del disegno criminoso avrebbe dovuto avere anche l’effetto di consolidare il sodalizio criminale di appartenenza.