Sanzionato anche un locale della movida dove non venivano rispettate le norme anticovid.
MONOPOLI- Intensa l’attività di controllo effettuata da parte del Commissariato di P.S. ai locali pubblici di intrattenimento e spettacolo con somministrazione di alimenti e bevande. In questi ultimi giorni, infatti, oltre al controllo finalizzato alla verifica dei titoli amministrativi di specifici esercizi, l’attività del Settore di Polizia Amministrativa si è concentrata anche all’analisi delle misure di contenimento epidemiologico a cui sono tuttora sottoposte le attività commerciali, nonché al fenomeno della somministrazione di alcolici a minori. In uno dei primi esercizi controllati è stato verificato che veniva effettuata la somministrazione di bevande in modo totalmente abusivo, ovvero senza possedere la specifica licenza, quindi si è provveduto a redigere la sanzione di € 5000.Dopo numerosi altri controlli è stato rilevato che un locale non aveva ottenuto la SCIA sanitaria e per questo motivo è stato sanzionato con la cifra di € 3.000. In una ulteriore attività aperta al pubblico per le serate danzanti, tipiche della movida monopolitana è stata perfino riscontrata la totale assenza delle misure di contenimento previste dalle normative in vigore ed il titolare è stato sanzionato amministrativamente con la redazione di ulteriore specifica proposta di sospensione dell’attività che verrà inoltrata al Prefetto di Bari. E’ stata dedicata particolare attenzione alla delicata materia di vendita di alcolici ai minori e in questo caso è stato possibile, mediante uno specifico servizio posto in essere dal personale della Polizia di Stato, con riferimento allo stesso locale comminare dapprima la sanzione amministrativa di € 333 per la somministrazione a minori di anni 18 e nelle stesse fasi procedere ad individuare la vendita di alcolici addirittura a minori di anni 16, in questo caso con la denuncia alla Procura della Repubblica come previsto dall’art. 689 del codice penale.Una ulteriore attività congiunta con la Polizia Locale ha poi consentito di contestare una violazione all’ordinanza balneare regionale con la contestazione di una sanzione amministrativa di € 1032.