I beni recuperati dai finanzieri di Bitonto e dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dopo la morte dell'uomo.
Trecentocinquanta reperti archeologici in ceramica, terracotta e bronzo,
di produzione apula, risalenti al III-IV sec. a.C., ottanta reperti in
terracotta, vetro, metallo e avorio, provenienti dal Mediterraneo
Orientale e risalenti al secondo millennio a.C., vari manoscritti,
numerose autentiche di reliquie risalenti al XIX sec., un antico volume
del 1682 dal titolo “Costitutiones synodales bituntinae ecclesiae”, e
ancora dipinti e sculture. Sono i beni rinvenuti e sequestrati nel
Barese dai finanzieri della Tenenza di Bitonto e dai carabinieri del
Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Bari. La collezione è stata
ritrovata a seguito della morte di un facoltoso collezionista della
provincia.
Ieri a Bari festa del gruppo Megamark, per i 50 anni dall’avvio dell’attività aziendale e gli 80 anni del fondatore Giovanni Pomarico.
Si tratta dei rientri dal lungo ponte feriale 25 aprile-1° maggio.
Dopo la stabiltà dei giorni scorsi, una perturbazione da nord sta portando tempo incerto sulla Puglia.
Per adesso nessun allarmismo, raccomandano gli esperti.
Dichiarata inoltre inagibile l'abitazione sovrastante, con la famiglia che sarà trasferita in una struttura.
Votata anche una delibera che esprime contrarietà all'autonomia differenziata
Mezzi dei vigili del fuoco all’opera per domare le fiamme
La conquista del titolo è avvenuta in Polonia, nell’ambito “Coppa del Mondo” di danze caraibiche, a cura della WADF (Word Artistic Dance Federation).
Oltre i sequestri, nove persone sono indagate.
Un appello di Amati a parlamentari per evitare altri ritardi.
Programmate per il prossimo futuro altre aste a sostegno della sezione monopolitana dell'associazione.