A confermarlo l'assessore ai Lavori Pubblici, Gianni Palmisano. Se n’è parlato durante l’ultimo consiglio comunale.
Il
punto sui lavori alla villa comunale di Monopoli è stato oggetto di una delle
interrogazioni della scorsa seduta del consiglio comunale proposte dalle
minoranze. Gli interroganti hanno sottolineato l’eccessivo protrarsi (oltre due
anni) delle operazioni di riqualificazione del più importante polo verde
cittadino. La prima delle motivazioni è stata quella del primo duraturo stop al
cantiere a causa lockdown imposto dalla pandemia. Successivamente lo
sfondamento naturale e successiva venuta alla luce di uno sgrottamento. A
questo hanno fatto seguito ispezioni da parte della sovrintendenza, con indagini
sullo stato del sottosuolo, che hanno riguardato l’anello viario della villa. Ma le opposizioni hanno
puntato il dito anche sulla questione lievitazione dei costi: quattro -cinque
volte i costi iniziali. L’assessore ai
Lavori pubblici, Gianni Palmisano, oltre a sottolineare la motivazione del
notevole ritardo sulla consegna, ha precisato che in corso d’opera e in vari
step, sono state apportate diverse migliorie al progetto iniziale. E poi - ha
sottolineato Palmisano- in diverse fasi si è dovuto far fronte alla penuria dei
materiali necessari”. Un fatto questo, è stato detto, che assilla tutte le
imprese costruttrici. Novità dell’ultim’ora, è che tra un paio di giorni alla
riqualificata famosa fontana monumentale al centro della villa, si avvierà la
fase di collaudo degli impianti idrici ed anche dell’illuminazione. La consegna
della villa, ha detto l’assessore Palmisano, non avverrà prima del prossimo
mese di novembre. Un arco di tempo che dovrebbe mettere al riparo da ogni altro
imprevisto. Le opposizioni, infine, hanno rimarcato che la lunga assenza dalla
fruizione della villa comunale, rappresenta un danno per la vita dei cittadini,
che a quei luoghi affidano benessere fisico e socialità. Un servizio nel telegiornale.