A Bari presso la sede della Uil Pugli conferenza stampa congiunta di Cgil, Cisl, Uil e centri anti-violenza pugliesi
( Da comunicato) - Le segreterie
regionali di CGIL, CISL, UIL, unitamente alle Associazioni che gestiscono
Centri Antiviolenza in Puglia (Associazione Giraffah Onlus, che gestisce il
centro antiviolenza “Paola Labriola”, Safya centro antiviolenza di
Polignano, Cooperativa Sociale
Comunità San Francesco, centro antiviolenza RiscoprirSi, Centro
Antiviolenza Renata Fonte in Lecce, Cooperativa sociale C.R.I.S.I., Centro
Mobbing e Stalking UIL) hanno svolto ieri una conferenza stampa congiunta nella sede
della UIL di Puglia per esprimere la
propria preoccupazione per la mancata modifica dell’art. 162 ter del codice di procedura penale che
fra qualche giorno entrerà in vigore e
potrà essere applicato ai procedimenti in corso, vanificando di fatto il lavoro
svolto fino ad oggi dai centri antiviolenza pugliesi che hanno accolto le donne
e seguito con loro il percorso di rielaborazione dei traumi che le ha
autodeterminate a sporgere la querela.Le Organizzazioni che
giornalmente lavorano a fianco delle donne non accettano che ancora una volta
venga “scaricato” sulla donna il “peso” della decisione della denuncia
irrevocabile con la conseguenza che molte donne sarebbero portate a non
denunciare: la vittima, infatti, di episodi minori di aggressività dovrà porsi la domanda se, visto che una volta aperto il procedimento
esso andrà avanti d’ufficio, sia il caso o meno di sporgere denuncia.