Palloncini bianchi e tantissime lacrime per le esequie della 13enne suicidatasi domenica sera
MONOPOLI - Palloncini bianchi e tante lacrime per l’ultimo saluto, questa mattina nella chiesa S. Anna di Monopoli, per la piccola Sofia, la 13enne che si è tolta la vita domenica sera nel bagno della propria abitazione. Una folla straripante ha partecipato alle esequie per stringersi attorno ai genitori della bambina distrutti dall’immenso dolore. Il padre ha stretto per tutto il tempo una foto della sua piccolina sul petto. Alle esequie hanno partecipato anche il sindaco di Monopoli Angelo Annese con tanto di fascia tricolore e tutti i vertici delle forze dell’ordine della città a mostrare il cordoglio di tutte le istituzioni per quanto avvenuto. Nell’omelia don Michele Petruzzi ha invitato i presenti ad un ascolto maggiore agli adolescenti, un rapporto più stretto in ubn mondo dominato dai social. Strazianti i saluti di due compagni di scuola della piccola e di un’amica di famiglia. All’uscita un corridoio di giovanissimi con palloncini bianchi ha fatto da sfondo alla piccola bara bianca accolta da un lungo e ultimo applauso. Anche i tifosi del Monopoli hanno voluto salutare la piccola con uno striscione. Intanto proseguono le indagini da parte dei carabinieri della stazione di Monopoli per far luce sulla tragedia. Pare che Sofia fosse stata esclusa dalla chat di gruppo degli amici e dalle uscite serali. Le indagini dei militari dell’Arma della stazione monopolitana, coordinati dal luogotenente Denis Michilini, si stanno concentrando soprattutto sulle chat di Whatsapp contenute nello smartphone della ragazzina, smartphone sequestrato dai militari dell'Arma su disposizione del pm Silvia Curione, titolare del fascicolo. Dal telefonino sarebbero, però, già emerse informazioni utili, in particolare relative proprio a una situazione di isolamento ed emarginazione che la 13enne avrebbe vissuto. Dinamiche adolescenziali dagli esiti tragici e imprevedibili, anche per chi - coetaneo della vittima - le avrebbe scatenate. Ora Sofia, così come è stato detto durante le esequie, è un angelo in cielo. Quaggiù resta il dolore che attanaglia la famiglia della ragazza, i genitori, il fratello minore, i nonni e i suoi veri amici. Una famiglia perbene che probabilmente porterà questo fardello sulle spalle per il resto della vita. Per tutti gli altri è forse giunto il momento di una seria riflessione.