I carabinieri lo avrebbero sorpreso mentre era intento ad accendere un rogo davanti ad un bar di un'area di sosta nel barese.
I Carabinieri della Compagnia di Modugno hanno arrestato in flagranza di reato per incendio doloso, danneggiamento aggravato a seguito di incendio, resistenza e false attestazioni sulla propria identità personale a Pubblico Ufficiale K.R., un 40enne di origine marocchina, con diversi precedenti a suo carico, senza fissa dimora.
In piena notte i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, nell’ambito della quotidiana attività di controllo del territorio finalizzata a prevenire e reprimere reati in genere, su segnalazione di un metronotte, sono intervenuti tempestivamente presso l’area di servizio I.P., presente sulla S.P. 1 Grumo Appula - Toritto ove era in corso un incendio.
Giunti sul posto hanno immediatamente fermato un soggetto straniero che aveva appena appiccato fuoco a 5 cassonetti dell’immondizia e, non contento, anche ad un altro cumulo di rifiuti dopo averlo sapientemente collocato davanti alla porta del bar annesso all’area di servizio, danneggiandola. Il tempestivo intervento dei militari e del gestore del bar ha impedito che le fiamme si propagassero alla vegetazione circostante ed all’interno del bar.
L’uomo, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di fiammiferi e un accendino utilizzati per appiccare le fiamme. Poiché sprovvisto di documenti d’identità, è stato poi condotto in caserma per le operazioni di identificazione ove, andava in escandescenza e per ben due volte ingaggiava una colluttazione con i militari preposti alla specifica attività. La prontezza dei militari permetteva però in entrambe le circostanze di immobilizzare per tempo il soggetto, senza che nessuno riportasse lesioni.
I riscontri pervenuti dall’attività di foto segnalamento hanno anche permesso di appurare come l’uomo, in passato, avesse collezionato oltre venti “alias” nonché fosse destinatario di diversi ordini di espulsione dal territorio nazionale.
L’uomo, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del successivo giudizio, è stato tradotto presso la casa circondariale di Bari ove è rimasto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo che il GIP del Tribunale di Bari ne ha convalidato l’arresto, confermando la custodia cautelare in carcere del soggetto.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e l’arrestato attende l’esito del processo che si svolgerà in apposita udienza e con il confronto con la difesa.