L'addio di Lopez: una decisione maturata da tempo per "troppo amore"

Autore Domenico Dicarlo | mer, 17 mag 2023 11:42 | 1024 viste | Lopez Monopoli-Calcio

Le ragioni dell'addio del patron ufficializzate questa mattina

Onofrio Lopez lascia il Monopoli. Detto così, sembrerebbe un fulmine a ciel sereno, in realtà in tanti, in città, sapevano dell’intenzione del patron di lasciare la società totalmente in mano a Francesco Rossiello. Lopez non ne aveva fatto un mistero, confidandolo ai più stretti collaboratori ma anche a molti tifosi. Precisiamo un aspetto: sino all’ultimo momento, il patron Lopez ha mantenuto gli impegni di una stagione particolarmente costosa, perché l’asticella non la si alza semplicemente a parole. Chi lo conosceva bene, ha sperato sino all’ultimo che potesse cambiare idea, ma questa volta mancava davvero solo la firma dal notaio per una scelta che, dentro di sé, Lopez aveva preso da tempo. Un po' la delusione per i risultati, un po' le difficoltà di dare una svolta definitiva alle ambizioni sportive personali e no, un po' anche la difficoltà di far partire progetti su stadio e affini. Ma questi sono aspetti secondari che si sarebbero potuti risolvere. Nel patron, ha prevalso soprattutto la stanchezza personale: una delle immagini della stagione, se vogliamo, è lui alla tensostruttura di via Amleto Pesce a vedere una partita di basket mentre il Monopoli era in campo a poche centinaia di metri. Non un’assenza polemica allo stadio, ma un modo per evitare, diciamo così, di soffrire visto come sentiva fisicamente la partita. Da tempo, la sua famiglia gli chiedeva di lasciare per dedicarsi a lavoro e soprattutto preservare la salute, proprio per questo suo modo di vivere il calcio, all’apparenza distaccato ma dentro con un fuoco enorme che covava. Da qui, la decisione finale: negli ultimi giorni, ai suoi più stretti collaboratori, ha chiesto di accelerare le operazioni burocratiche per il passaggio delle quote a Rossiello, prima che, come fatto lo scorso anno con gli americani che lo attendevano da un notaio a Lecce, cambiasse idea all’ultimo istante per “troppo amore”. Stavolta no, la decisione è definitiva e la società resta nelle mani di Francesco Rossiello. Da domani proveremo a spiegare cosa bolle in pentola, ma per oggi è giusto concedere l’ultimo ballo a chi, del Monopoli, ne aveva fatto praticamente una ragione di vita (seppur in silenzio).

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