La polemica è incentrata sui recenti risultati delle elezioni amministrative
Comunicato - Abbiamo letto con attenzione la lettera aperta pubblicata da alcuni “simpatizzanti” rivolta al Pd di Monopoli e il primo dubbio è sorto proprio sull’aggettivo “simpatizzanti”.
Basterebbe scorrere velocemente i profili social della gran parte dei sottoscrittori, per sincerarsi del loro odio, piuttosto antico, nei riguardi del PD, tale da non poterlo giustificare solo con l’avversione verso l’attuale dirigenza, per inciso democraticamente eletta.
Lo stupore aumenta se sol si pensa che il più autorevole tra di loro, Nuccio Contento, ha condiviso, deciso insieme e programmato insieme agli odiati vertici del PD, tutto il percorso politico dell’ultimo anno.
Ma subito dopo un altro cruccio ci ha assaliti ed è la paternità di questo lungo testo degno di una relazione al PCUS, o del PCI se preferite, degli anni 60.
Ma qui ci ha aiutati la biografia dei suddetti e alcuni riflessi pavloviani ben evidenti. Ci riferiamo agli accadimenti del 2018, assurti ad origine di tutti i mali.
Il che farebbe pensare ad un unico mittente malamente camuffato tra i sottoscrittori.
Non ce ne vorranno allora questi ultimi se, in fondo, ci rivolgiamo prevalentemente al vero mittente, anche perché degli stessi si potrebbe tranquillamente chiedersi: ma chi sono, chi mai li ha visti, quando mai hanno lottato, sofferto per il PD o hanno sprecato un briciolo della loro esistenza per questo partito e persino per la città, oseremmo pensare.
Ebbene che senso ha criminalizzare 18 persone, moltissime delle quali completamente non responsabili di cosa è accaduto negli ultimi vent’anni o nel fatidico 2018? Solo perché hanno deciso orgogliosamente di non piegarsi per l’ennesima volta alla logica di una sinistra che non sa più aspirare al governo della città?
Perché tanto astio nei confronti di chi ha avuto il coraggio, e magari anche l’incoscienza, di affrontare un percorso così rischioso, pur di non nascondere gli errori plateali commessi proprio da quell’universo di liste civiche che hanno deciso insensatamente di seguire una strada fallimentare?
Però qualcosa ci sentiamo di evidenziarla e magari pure qualche rilievo critico, avulso dalla sicumera e dalla spocchia moralistica che sprizza dalla lettera.
Ebbene, simpatizzanti vi sveliamo un segreto. Il PD vent’anni fa non esisteva! A qualcuno è sfuggita la frizione, come si suol dire.
Quindi esattamente cosa vi spaventa quando parlate delle “gestioni degli ultimi vent’anni del PD”?
Nel 2003 il csx ha vinto le elezioni.
Il PD ha partecipato per la prima volta alle elezioni del 2008 e conseguì, pur con la vittoria del centro destra, e ironia della storia, con la corsa solitaria della sinistra, 5244 voti e sei consiglieri, divenuti 8 in consiglio con gli eletti della lista del candidato Sindaco. Nel 2018 la sinistra unita ha perso e il PD ha contribuito al risultato elettorale, conseguendo circa 1700 voti, nonostante la squallida razzia di candidati, tra cui dirigenti di partito, evidentemente molto volubili e sensibili (ma come meravigliarsi, ce ne sono tanti anche ora, così).
Per quanto non possa riguardarci, la mancata elaborazione di quell’evento avrà lasciato indelebili segni e questo spiega la doppiezza, l’ipocrisia e le falsità distribuite a piene mani in quest’ultimo anno.
Toh! Ci sovviene un dubbio.
Ma perché in questa lunga lettera, che pure partiva da ampie premesse, non c’è alcun riferimento a quest’ultimo anno?
Possibile che la vostra feroce analisi parta dal marzo 2023 e allude a 20 anni fa solo per affermare una fregnaccia?
E allora cari sottoscrittori e caro/a mittente se proprio vogliamo parlarne facciamolo a largo raggio.
Se è vero che il 97,5% dei monopolitani non si fida del PD, vi sfugge che l’85% non si è fidato di voi. Siete più contenti? Vi sembra un buon risultato?
Vi preoccupate del PD e ci fa piacere. Magari avremmo preferito che ve ne occupaste prima e partecipaste quando era necessario. Anche perché le porte del PD, come si può notare, sono aperte. Si può essere dirigenti a vari livelli e sostenere liste e candidati opposti al PD.
Ma non vi preoccupate dell’altro risultato, decisamente più grave.
In fondo noi avevamo in questa competizione elettorale, purtroppo, un obiettivo modesto: avere un rappresentante in consiglio e non l’abbiamo raggiunto.
Il vostro era molto più ambizioso: cacciare gli attuali amministratori, vincere le elezioni. Ci pare un fallimento molto più rilevante. A meno che anche il vostro obiettivo non fosse quello di piazzare qualche consigliere comunale, per di più nella nuova versione del familismo elettorale.
E ancora.
Abbiamo trovato assurdo sostenere un candidato, un ottimo candidato di sinistra, che qualcuno ha reputato responsabile della sconfitta del 2018 per le sue posizioni radicali, rallegrandosi della sua fuoriuscita dalla coalizione delle opposizioni nel giugno del 2022.
Così come è sembrato innaturale sostenere una proposta politica che, sempre legittimamente, demonizza i costruttori, gli operatori turistici, i titolari delle attività commerciali, criminalizza il PUG.
E poi la cronaca di queste ultime settimane l’avete completamente ribaltata, perché i candidati del PD con in testa il candidato Sindaco, le offese e la denigrazione l’hanno subita persino dal palco, quando li si è accusati di aver presentato una candidatura inopportuna e di aver deluso i propri elettori. Magari sarà vero. Ma i vostri, evidentemente non delusi, sono davvero pochi per poter salire sul pulpito.
Evidentemente manca ogni spirito critico e lo strapotere del centro destra avrà disorientato, visto che vi sono sembrati 200 i candidati che, ad onor del vero, sono “solo” 144.
Così come vi avrà disorientato l’odio verso il PD, visto che chiedete dimissioni al buio, senza un minimo di cognizione. Di chi? E soprattutto da cosa? Visto che la nomina del Commissario azzera ogni organismo.
Pronti a chiedere le dimissioni degli altri, senza averne davvero alcun titolo. Ma nella vostra coalizione tutti promossi?
Ed infine.
Il PD è la nostra casa. Molti di noi l’hanno fatto nascere, fatto crescere e difeso da nemici di ogni specie, l’hanno amato e continuano a farlo.
Ma non è casa nostra. E come sempre il PD è aperto a tutti e ci rallegra questo improvviso e sospetto risveglio.
E in questa casa comune ci confronteremo difendendo i nostri principi e la nostra storia.
I candidati del Partito Democratico