Decaro e la questione vaccini

Autore Gianni Catucci | mar, 05 set 2017 12:24 | 2867 viste | Bari Vaccini Città-Metropolitana-Bari Sanità

La riunione è avvenuta presso il Comune di Bari

( da comunicato) - Il sindaco Antonio Decaro, in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci ASL Ba, ha convocato ieri lunedì 4 settembre, a Palazzo di Città, l’organo di rappresentanza istituzionale della conferenza, composto da alcuni sindaci dei Comuni dell’area metropolitana di Bari, per condividere lo schema di protocollo tra Comuni e ASL relativo alle procedure delle vaccinazioni obbligatorie in vista dell’imminente avvio del nuovo anno scolastico. All’incontro hanno partecipato il direttore generale della ASL Ba, Vito Montanaro, alcuni sindaci dell'area metropolitana, rappresentanti dell’ufficio scolastico regionale.

Nei giorni scorsi il sindaco Decaro, in veste di presidente Anci, aveva avanzato la richiesta che fossero le ASL a farsi carico delle procedure di certificazione di cui le famiglie devono dotarsi a stretto giro per obbligo di legge, sgravando le famiglie e le istituzioni scolastiche da lungaggini burocratiche e procedurali.

“È necessario definire quanto prima una procedura standard - ha commentato Antonio Decaro - Non può scaricarsi sulle spalle delle famiglie, il compito di raccogliere autocertificazioni e certificazioni che possono essere trasmesse telematicamente. Il protocollo che sottoporremo agli altri sindaci lunedì prossimo prevede, infatti, che le scuole forniscano gli elenchi degli iscritti alle Asl e che queste verifichino che i bambini vengano sottoposti alle vaccinazioni o in caso di parere contrario da parte del garante della privacy sulla condivisione degli elenchi, sarebbe direttamente la Asl ad inviare a casa le certificazioni relative allo stato di vaccinazione dei bambini. In questo modo, comunque si semplificherebbe la vita di tanti genitori e non si appesantisce il lavoro del personale scolastico. Questo modello di collaborazione istituzionale, che abbiamo già condiviso come Anci con i ministeri della Salute e dell'Istruzione e con la Conferenza delle Regioni, è stato già proposto in alcuni territori del nostro Paese, in maniera spontanea, anticipando le prescrizioni della legge”.

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