L'analisi di Roberto Taurino ai nostri microfoni al termine di Benevento-Monopoli
Per la prima volta nella sua storia, il Monopoli espugna Benevento. Una vittoria ottenuta con tenacia, “garra” e agonismo, ma anche tatticamente. Si sapeva che il Benevento gioca quasi con cinque attaccanti, con i due “quinti” che sono praticamente esterni offensivi e i tre davanti che non rientrano mai. Così, bisognava sfruttare la superiorità numerica a centrocampo, e Taurino l’aveva impostata proprio così: «Voglio fare un plauso ai ragazzi perché hanno fatto davvero una grossa prestazione- sottolinea il tecnico biancoverde-, in casa di una squadra forte e lanciata, che inseguiva ancora il sogno di agganciare il primo posto. L’abbiamo interpretata bene- aggiunge Roberto Taurino- tolti i primi dieci minuti nei quali, pur partendo aggressivi, non abbiamo letto una traiettoria interna. La prima occasione è stata loro, poi, i ragazzi, con grande spirito, umiltà e coraggio, hanno lavorato bene. Vittoria meritata: siamo felici per il nostro popolo (anche a Benevento erano in tanti), anche se è solo una partita e vale tre punti. Sono venuti in tanti a sostenerci, nonostante, all’apparenza, poteva sembrare una trasferta nella quale non ci fosse partita. Loro (i tifosi) sono venuti perché erano i primi a crederci, e sono contento di aver regalato questa soddisfazione». Il sesto risultato utile consecutivo è solo il primo passo nella durissima rincorsa alla salvezza, e Roberto Taurino ne è ben consapevole: «Dobbiamo sempre mettere questo spirito e provare a fare il massimo. Il gruppo è sano: è troppo facile dare addosso al gruppo pensando che ci siano chissà quali problemi, la verità è che abbiamo buttato qualche partita nella quale meritavamo di più. Quella di Benevento è stata solo una partita- aggiunge Taurino-, ci godiamo per qualche ora la gioia della vittoria ma dobbiamo pensare subito al Sorrento. Non possiamo perdere tempo e distrarci». Qualche gol sbagliato di troppo, ma, a posteriori, va bene così: «Onestamente, quando abbiamo sbagliato un paio di ripartenze nel finale, ho pensato alla classica regola del “gol sbagliato- gol subìto”. Forse, in questo momento, è giusto anche uscire dal campo con una vittoria emotivamente sofferta, così stiamo ancora di più con le antenne dritte». Mancano cinque partite alla fine della regular season: «A volte si pensa che incontrare una squadra di alta classifica sia peggio che affrontarne alte di media o bassa classifica. Semplicemente le partite sono diverse. Questa squadra è sempre stata dentro le partite- sottolinea Roberto Taurino- che non abbiamo vinto per qualche “virgola” sbagliata. Il demerito che ci dobbiamo tenere è quello di non aver vinto match per errori nostri, al di là di fattori esterni quali torti arbitrali. Ora è inutile avere rimpianti: con un po' di attenzione e cattiveria in più si poteva avere qualche punto in più. Indietro non si può tornare: la classifica è quella, cerchiamo di dare il massimo e, se saremo costretti a passare dai play-out, cercheremo di affrontarli al massimo». Insomma, oltre che per tenere ancora accesa la fiammella della speranza della salvezza diretta, «Queste partite serviranno anche da slancio per i play-out». Poi, se miracolo sarà, meglio…