Etrano nel vivo i riti della Settimana Santa.
Con il Giovedì Santo entra nel vivo la Settimana Santa con con i vari riti che porteranno alla Passione, Mote e Resurrezione di Gesù Cristo. Un rituale caratteristico del Giovedì Santo è la lavanda dei piedi: il rimando è all’ Ultima Cena di Gesù, nel corso della quale Egli, alzatosi da tavola, si tolse le vesti, si cinse la vita con un asciugamano e, con un catino pieno d’acqua, lavò i piedi agli Apostoli.
Al termine della messa in Coena Domini del Giovedì Santo, l’Eucaristia viene riposta e custodita nell’altare della Reposizione, chiamato, nel linguaggio popolare di alcune regioni del sud Italia, sepolcro. Sull’Altare della Chiesa sono collocati: il tavolo, simbolo del sacrificio; il pane; i 12 piatti degli Apostoli e il Tabernacolo dove è posta l’Eucaristia, tutti doni e simboli umili, rappresentativi della comunità. Vengono, inoltre, preparate composizioni floreali con germogli di semi di grano o di altri cereali.
Il Giovedì Santo è entrato a far parte del Triduo con l’ultima riforma del Concilio Vaticano II. Esso è l’ultimo giorno di Quaresima e, con la Messa in Coena Domini, inizia il Triduo pasquale dove si celebra l’Ultima Cena di Gesù prima della sua Passione e si commemorano l’istituzione dell’Eucarestia e del Sacerdozio ministeriale e il comandamento dell’Amore fraterno. Canale7 trasmetterà stasera in diretta dalle 19.00 la celebrazione In Coena Domini.