Ok del consiglio comunale di Monopoli al salario minimo

Autore Redazione Canale 7 | mer, 10 lug 2024 11:12 | 268 viste | Monopoli Consiglio-Comunale Contento-Papio-E-Mastronardi Salario-Minimo Politica

Ottimo risultato: è il commento dei consiglieri Contento Papio e Mastronardi.

Comunicato - È una misura di civiltà: mai più una lavoratrice o un lavoratore impiegato nei servizi per la città dovrà guadagnare meno di 9 euro lordi l’ora.

 

Abbiamo lanciato l’idea del salario minimo il 1° maggio scorso. Una data non casuale, per rimarcare non solo la centralità del lavoro ma anche di un lavoro dignitoso, che umanizzi le persone, rendendole sempre più libere nel pensiero e nella vita e sempre più uguali nei diritti e nei doveri.

Abbiamo concretizzato l’ipotesi, presentando, a giugno, una mozione al Consiglio comunale. Ritenevamo importante che anche il Comune di Monopoli fosse in prima linea nel combattere il “lavoro povero” nei contratti di appalto. La nostra proposta traeva conforto dal dettato costituzionale e dalla direttiva del Parlamento europeo, dall’assenza di una norma nazionale, dalla esigenza di tutelare lavoratori e lavoratrici e dalla recente legge della regione Puglia.

 

Il Consiglio di lunedì 8 luglio, nonostante una falsa partenza, dopo aver raggiunto un accordo su un emendamento congiunto tra maggioranza e minoranza, ha approvato all’unanimità la mozione sul salario minimo.

 

Con questa mozione dimostriamo che ci sono temi sui quali è necessario aprirsi ad un confronto trasversale, e che anche le amministrazioni locali e i territori possono fare la differenza, ponendo azioni concrete per stare al fianco di lavoratrici e lavoratori, in particolare in questa battaglia, che segna un punto dal quale non si torna più indietro.

 

Nello specifico, la mozione chiede l’impegno del Sindaco e della Giunta di Monopoli a sostenere, in sede Anci e in tutte le sedi opportune, misure che portino all'istituzione di un "salario minimo orario” per i lavoratori.

L’obiettivo è di smobilitare la giungla di contratti a basso costo, tanto diffusi nella catena dei subappalti, dando preminenza all'applicazione del CCLN in vigore, stipulato dalle organizzazioni sindacali e datoriali, comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, e considerando un trattamento economico minimo orario non inferiore a 9 (nove) euro lordi, con vincolo di efficacia a tutta la catena di eventuali subappalti.

 

L’azione futura è un tavolo tecnico con la regione Puglia, perché la legge Regionale n.19 del 2024 e soprattutto l’art. 5 trovino attuazione e ampia applicazione su tutto il territorio e per tutti i lavoratori. In concreto si verificherà la possibilità di inserire clausole premiali negli appalti pubblici per chi garantisce migliori trattamenti economici per i lavoratori e miglior qualità del lavoro.

 

Ribadiamo che lo spirito del provvedimento riguarda non solo la dignità dei lavoratori ma risponde anche a semplici leggi economiche. Ponendo l’accento sulla giustizia sociale, oltre a concorrere a creare una società più inclusiva, si può ridurre la dipendenza dei lavoratori sottopagati dai sussidi statali o dai programmi di assistenza sociale erogati dal Comune, con un risparmio di risorse da investire in altri settori.

 

Silvia Contento

Maria Angela Mastronardi

Angelo Papio

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