E' la decisione del ministro della Salute Orazio Schillaci.
Il segnale forte contro le aggressioni a medici e infermieri è arrivato. Ed è una svolta che passa dal codice penale. Per chi usa violenza contro camici bianchi e personale sanitario scatterà l'arresto in flagranza, anche differita, ovvero entro le 48 ore. A dare l’annuncio è stato il ministro della Salute, Orazio Schillaci: la decisione è arrivata ieri al termine di un vertice insieme anche al sottosegretario Marcello Gemmato e a tutti gli Ordini sanitari che da settimane ormai invocavano il pugno di ferro. Sarà un intervento normativo, dunque, a provare ad arginare il fenomeno delle aggressioni in corsia contro medici e infermieri che nel corso dell'estate, soprattutto in Puglia, ha conosciuto una paurosa recrudescenza facendo risuonare l'allarme rosso. Violenze che hanno trasformato pronto soccorso, reparti degli ospedali, ambulanze del 118 e ambulatori delle guardie mediche in un ring. «Ci siamo confrontati, ne ho parlato anche con il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in questo momento riteniamo che lo strumento più utile per cercare di combattere questo fenomeno inaccettabile è quello di introdurre sempre l'arresto in flagranza di reato anche differita», ha commentato Schillaci. Ora si procederà con un confronto anche con le parti sindacali. La misura era già colma e a dare l'accelerata definitiva alla risposta dello Stato è stato l'assalto con modalità mafiose avvenuto al Policlinico di Foggia nei giorni scorsi. Intanto, si allargano le adesioni alla manifestazione unitaria dei sindacati dei medici ospedalieri prevista proprio a Foggia per il prossimo 16 settembre: una mobilitazione per dire basta alle aggressioni in corsia e invocare provvedimenti concreti. Come quello dell'arresto in flagranza anche differita annunciato dal governo, ma anche l’appello per l’impiego dell’esercito. Intanto, sul fronte delle soluzioni si corre ai ripari. Si parla dell’istituzione della figura del manager della sicurezza.(A.S.)