L'elezione è avvenuta in seconda votazione e in un clima infuocato tra gli scranni di maggioranza.
Romeo Ranieri, in seconda votazione, è il nuovo presidente del consiglio comunale di Bari ma nella maggioranza scoppia la polemica per la scelta dell'esponente di Con a discapito di uno del Partito Democratico. A innescare la miccia è stato Marco Bronzini, capogruppo del Pd, in un duro intervento in cui ha volto riassumere tutte le criticità emerse nelle ultime settimane in maggioranza, specie le difficoltà di comporre un quadro complesso tra deleghe assessorili e il ruolo di guida del consiglio tra centrosinistra e le liste a sostegno di Michele Laforgia.
"Per la prima volta negli ultimi due decenni - ha detto Bronzini – il Partito Democratico non ha un sindaco, un vicesindaco o un presidente del Consiglio del partito, nonostante in questa legislatura possa contare su 10 consiglieri rispetto ai 36 totali. Il Pd, in questa vicenda, si è fatto dolcemente massacrare" ed "è stato defraudato perchè non abbiamo potuto aprire una discussione”.
"Non voglio tornare sul senso di quella intesa politica - ha detto il sindaco Vito Leccese - su cui ho lavorato tantissimo- con riferimento alle complicate trattative su Giunta e consiglio- e forse su tutto cio’ non c’è stata piena comprensione”. Leccese si è detto dispiaciuto per le parole del capogruppo piddino, ma ha aggiunto di essere garante del fatto di non aver mai pensato alle prospettive dei singoli, ma al contributo che questi avrebbero potuto dare sui problemi dei cittadini e ho guardato all'indirizzo dei prossimi cinque anni. Dalle opposizioni è arrivato un attacco al centrosinistra: "Questa - ha detto l'ex candidato sindaco Fabio Romito - è l'aula della libertà di pensiero, non dei sotterfugi. Bronzini ha raccontato con coraggio quello che avevamo provato a dire in campagna elettorale”.
Dopo la discussione è stata sancita l'elezione di Ranieri con 26 voti a favore, 8 per Giuseppe Carrieri (FI) e una scheda bianca da parte di Bronzini.