Nel PNE 2024 emergono i risultati del Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia: tra le strutture ad alto volume (almeno 150 casi all’anno) Monopoli è primo nel trattare la frattura entro 48 ore e tra i primi 10 entro due giorni, assieme agli ospedali Di Venere e San Paolo di Bari.
Le Ortopedie della ASL Bari si confermano tra le migliori in Italia per la tempestività ed efficacia nel trattamento della frattura del collo del femore. E’ la fotografia scattata da Agenas attraverso i dati definitivi del PNE-Piano Nazionale Esiti del 2024, relativo alle attività chirurgiche svolte nel 2023 da 686 Ortopedie.
L’analisi dei dati – come nel report del 2023 - evidenzia il risultato eccellente dell’Ortopedia del San Giacomo di Monopoli che, nel trattamento della frattura del femore entro 48 ore (il parametro di valutazione più stringente), si piazza al primo posto in Italia con il 98,08% e 246 interventi eseguiti tra le strutture ad alto volume, ossia che trattano almeno 150 fratture di femore all’anno. Monopoli, stavolta assieme al “Di Venere”, è anche presente tra le 14 strutture italiane (su 69 strutture a più alto volume) che hanno raggiunto o superato la proporzione del 75% di interventi effettuati entro le 48 ore nel 2023 e anche nei 3 anni precedenti, sintomatico della capacità di mantenere qualità e tempestività nel tempo.
Se poi si analizzano gli esiti delle Ortopedie, sempre ad alto volume ma nell’arco dei due giorni, le strutture della ASL Bari registrano una performance di assoluto rilievo, con tre ospedali tra i primi dieci in Italia: ancora Monopoli 3° (97,82%), 5° il “Di Venere” (97,54% e 260 interventi) e 8° il San Paolo di Bari (95,91% e 236 operazioni). Figurano molto bene anche l’Ortopedia di Altamura, 26^ in Italia con il 91,87% e 154 trattamenti della frattura di femore entro due giorni e, al 44° posto, Molfetta con l’88,9% e 163 operazioni.
«Le professionalità e l’organizzazione delle nostre Ortopedie – commenta il direttore generale facente funzioni, Luigi Fruscio – vengono premiate dal report Agenas, che opera una valutazione oggettiva e qualificata basata sui dati, e ci stimola a fare ancora meglio anche in altri settori mettendo a regime un modello di lavoro in grado di valorizzare le diverse competenze e di produrre questo tipo di risultati».
«Per il Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia – sottolinea il direttore Enzo Caiaffa – si tratta di risultati veramente rilevanti a livello nazionale e regionale, anche perché la Puglia conquista un primato anche rispetto a grandi regioni come Sicilia, Lazio, Lombardia e Veneto. All’origine di queste elevate performance c’è il rispetto delle regole e di quanto viene monitorato dal Ministero della Salute e rigidamente applicato nelle nostre strutture. La Puglia, e con essa la ASL Bari, è tra le prime regioni ad essersi dotata di un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) a livello regionale, uno strumento di gestione clinica per la definizione del miglior processo assistenziale, che fornisce chiare indicazioni sul trattamento delle fratture del collo del femore».
Numeri ed esiti che valorizzano il metodo di lavoro corale e l’organizzazione del Dipartimento Ortopedico e Traumatologico che ogni anno “produce” complessivamente circa 6mila interventi chirurgici, impiega i PDTA anche per le prestazioni in Day Service ed è riuscito a delocalizzare delle attività in elezione sui presidi di Corato e Putignano, con quest’ultimo interamente dedicato alla chirurgia protesica di anca e ginocchio per la quale annualmente vengono eseguiti almeno 500 interventi.