Allontanamenti e pene pec uniarie per gli inadempienti, ma c’è la discrezionalità dei dirigenti scolastici
Il 10
marzo è scaduto il termine per la presentazione della documentazione che accerti
la situazione vaccinale dei minori da 0 a 16 anni. Da ieri lunedì 12 marzo gli
istituti scolastici sono tenuti ad applicare quanto previsto dalla legge sui
vaccini obbligatori. Che cosa accade ora? Quello che è già stato comunicato
alle famiglie all’inizio dell’anno scolastico. Se i minori, da 0 a 6 anni, non
sono in regola, gli istituti scolastici saranno costretti a sospendere il
servizio, manterranno l’iscrizione, ma verranno mandati a casa. Mentre nella
scuola dell’obbligo partiranno le sanzioni pecuniarie, che vanno da 100 a 500
euro. “” In Puglia non c’è stata alcuna
proroga- ha precisato il responsabile del Dipartimento per la Promozione della
Salute della Regione, Giancarlo Ruscitti, che aggiunge – Per noi fa fede la
circolare ministeriale. Spetta ai vari dirigenti scolastici verificare nei
singoli casi l’adempimento ed eventualmente prendere provvedimenti”. Per la
Regione l’obiettivo è stato raggiunto. I
primi dati dicono che in Puglia 3 bambini non sono stati ammessi in classe a
Foggia, uno in provincia di Taranto, a Bari due sono stati allontanati in una scuola
dell’infanzia, altri fatti entrare con
riserva in Salento e nella Bat.