Intesa raggiunta a Roma tra Ministero, Regione, Comune e Corte d’Appello.
Sarà possibile utilizzare l'immobile della soppressa sezione distaccata di Modugno per lo svolgimento delle attività giudiziarie dell'intero circondario, per ovviare all'emergenza inagibilità degli Uffici Giudiziari di via Nazariantz. E’ quanto dispone la convenzione scritta ieri presso il Ministero di Giustizia a Roma, dal ministro Bonafede, dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dal sindaco di Bari, Antonio Decaro e dal presidente della Corte di Appello di Bari, Francesco Cassano. La soluzione, però, avrà effetto solo nel caso in cui il nuovo immobile destinato ad ospitare gli uffici giudiziari del capoluogo pugliese non sarà ancora pienamente disponibile entro il termine del 3 settembre prossimo, quello cioè previsto dal disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 giugno scorso. “Il ministro ci ha rassicurato sul fatto che la procedura per individuare la nuova sede del tribunale penale è quasi stata completata- ha detto Decaro - Tra gli immobili candidati ce ne sono due che hanno compatibilità urbanistica e quindi potrebbero essere idonei. L'ex tribunale di Modugno che viene messo a disposizione non sarà utilizzato nel breve periodo e potrebbe non essere attivato perché l’obiettivo del ministero, è concludere la manifestazione di interesse e individuare una sede che sia la soluzione ponte fino alla realizzazione del Polo unico della Giustizia. Il decreto che sposta il termine dei processi scade il prossimo 30 settembre e l’immobile di Modugno sarebbe preso in considerazione solo se la procedura della manifestazione di interesse non dovesse essere portata a termine. Noi, dal canto nostro – prosegue Decaro- gli abbiamo ribadito la difficoltà di magistrati e avvocati a spostarsi tra Modugno e via Brigata Regina. Per quanto riguarda la possibilità di utilizzare procedure d’urgenza – dice ancora il sindaco - il ministro ha ribadito la sua volontà di chiudere innanzitutto la partita della scelta dell’edificio e poi valutare il da farsi. Ho ricordato al tavolo ministeriale che le operazioni di alleggerimento dei carichi e di messa in sicurezza devono essere avviate al più presto, perché il 31 agosto, come da ordinanza, la struttura di via Nazarianz dovrà essere chiusa. Al termine dell'incontro – conclude Decaro - abbiamo affrontato il tema del protocollo d’intesa firmato per il finanziamento utile ad avviare il progetto del polo della giustizia su cui il ministro ci ha assicurato la sua attenzione”.