Copagri Puglia denuncia il mancato coinvolgimento del comparto agricolo al tavolo di lavoro
“Il piano ambientale e occupazionale per il rilancio dell’acciaieria Ilva di Taranto, acquistata oltre un anno fa dalla multinazionale indiana ArcelorMittal, non può prescindere dal settore agricolo che nella provincia costituisce un settore trainante per il PIL regionale e annovera importanti eccellenze ortofrutticole e vitivinicole”. Così il presidente della Copagri Puglia, Tommaso Battista, dopo la riunione, svoltasi al Ministero dello Sviluppo economico, del tavolo di partenariato sull’Ilva. “Per questo motivo, pur nel rispetto delle competenze istituzionali del Ministero dello sviluppo Economico, della Regione Puglia e del Comune di Taranto, riteniamo incomprensibile la scelta del Governo di allargare il tavolo di partenariato sulla situazione dell’impresa siderurgica a ben sessantadue associazioni, lasciando fuori proprio i rappresentanti del comparto primario, ovvero le organizzazioni professionali agricole”, continua il presidente della Copagri Puglia. “Riteniamo inoltre che il confronto istituzionale con tutti gli attori del comparto produttivo debba necessariamente coinvolgere tutti i portatori d’interesse e tutti i soggetti che svolgono un ruolo sociale ed economico nel territorio dell’ILVA di Taranto- rimarca Battista- facendo notare che “ la filiera agroalimentare della provincia riveste un ruolo rilevante e coinvolge non solo le aziende agricole e agroalimentari del territorio, ma anche i lavoratori occupati e tutto l’indotto”.