Il 28 agosto del 1971 un incendio distrusse la nave traghetto Heleanna, in servizio sulla rotta Ancona-Patrasso.
Il 28 agosto del 1971, 47 anni fa, la tragedia dell’Heleanna. Al largo della costa tra Monopoli e Brindisi, 9 miglia sulla verticale di Torre Canne, alle prime luci dell’alba un terribile incendio distrusse la nave greca Heleanna, che era sulla rotta Ancona-Patrasso. Il naufragio provocò la morte di venti persone e il ferimento di altre 217. Il disastro fu provocato da una fuga di gas dai locali della cucina e da qui il divampare delle fiamme. A bordo vi erano 1.174 passeggeri, il doppio dei 620 consentiti. Quindi 200 autovetture. Delle dodici scialuppe di salvataggio, più della metà avevano gli argani bloccati, per cui non potettero essere calate in mare. Di quelle calate, una, a causa dell'eccessivo affollamento, si ribaltò. Persero la vita, come detto, venti passeggeri, tra italiani, francesi e greci. I soccorsi aeronavali partirono da Brindisi, Bari, Monopoli, Taranto e Grottaglie, anche con la partecipazione di alcuni pescherecci delle locali marinerie. Monopoli si distinse per il comportamento eroico dei suoi pescatori, che aiutarono nella ricerca dei dispersi in mare ed al soccorso dei naufraghi. Per questo motivo la Città di Monopoli fu insignita della Medaglia d’argento al valor civile e Brindisi di quella d’oro. Gli eroici pescatori di Monopoli, a capo dei propri pescherecci, che effettuarono il salvataggio rischiando la propria vita, furono insigniti dal presidente della repubblica del titolo di Cavaliere della Repubblica. L'incendio venne domato dopo molte ore. Il comandante della nave, Dimitrios Anthipas, poi condannato sia dalla magistratura italiana che da quella greca per i fatti, cercò la fuga il 30 agosto del 1971, ma venne arrestato nel porto di Brindisi prima di riuscire a imbarcarsi furtivamente verso la Grecia. Le successive inchieste dimostrarono le pessime condizioni della nave e il cattivo funzionamento dei sistemi di soccorso e degli idranti antincendio presenti.