Si è tenuto ieri l'interrogatorio di garanzia: due si sono avvalse della facoltà di non rispondere
MONOPOLI - Avrebbe giustificato le punizioni ad alcuni alunni della sua classe come "scelte educative": è quanto sarebbe emerso dall'interrogatorio di una delle quattro maestre arrestate il 26 ottobre scorso per presunti maltrattamenti su bambini e bambine di tre anni di una scuola materna di Capurso. Si è svolto ieri (lunedì 29 ottobre), dinanzi al gip di Bari Francesco Agnino, l'interrogatorio di garanzia per le 4 finite in manette, una 52enne, una 63enne, una 47enne, e una 49enne, originarie due di Rutigliano, una di Monopoli e una di Casamassima: due maestre si sono avvalse della facoltà di non rispondere mentre altre due hanno risposto alle domande del giudice.
Una di loro avrebbe ammesso parte delle condotte contestate che sarebbero state adottate quando i bambini litigavano tra loro. In base anche alle immagini raccolte dagli inquirenti, le docenti sono accusate di aver spintonato i piccoli con il viso contro il muro. I bambini sarebbero stati anche schiaffeggiati sulle braccia e sul volto, nonché minacciati di morte o di subire punizioni con corde e morsi di cani. La maestra avrebbe giustificato alcuni episodi come "metodi educativi". Un'altra educatrice avrebbe invece respinto completamente le accuse basate nel suo caso soltanto sulle denunce di alcuni genitori perché quando sono state installate dai Carabinieri le telecamere, nel marzo 2018, lei aveva già concluso la sua breve supplenza in quella scuola. Entrambe hanno chiesto la revoca della misura cautelare: il giudice prenderà una decisione nei prossimi giorni.
La maestra monopolitana, in servizio in una scuola materna della città, è stata al momento sospesa.