La donna connzionale è stata sottopposta a vessazioni, aggressioni, minacce violenze
fisiche e umiliazioni. L'uomo è stato arrestato dai Carabinieri per atti persecutori e
lesioni personali.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana (BR) hanno tratto in arresto in flagranza di reato per atti persecutori e lesioni personali un nigeriano di 34 anni, regolare sul territorio nazionale. In relazione alla vicenda i Carabinieri si sono attivati a seguito di una telefonata con richiesta di aiuto pervenuta nel pomeriggio sul numero d’emergenza 112 da parte di una donna straniera, che ha lamentato di aver subito una violenta aggressione sul treno Manduria – Francavilla, da parte di un uomo suo connazionale. Tale comunicazione è stata effettuata con il telefono di servizio del capotreno il quale ha richiesto l’invio di una pattuglia dell’Arma perché l’aggressore sceso dal vagone alla Stazione di Francavilla si stava dileguando. In quel frangente un Carabiniere libero dal servizio ed in abiti borghesi effettivo alla Compagnia Intervento Operativo dell’11 Reggimento Puglia di Bari, notando scendere dal treno l’extracomunitario che frettolosamente si stava dileguando e, successivamente, una donna di colore che piangendo teneva una borsa di ghiaccio sul volto, raggiunto il capotreno e appreso che poco prima si era verificata un’aggressione sul convoglio da parte del fuggitivo nei confronti della donna, lo raggiungeva bloccandolo. Frattanto la donna in evidente stato di agitazione ha riferito di essere stata vittima dell’ennesima aggressione da parte dell’uomo crollando al tempo stesso, in una forte crisi di pianto. I sanitari del 118 accorsi hanno prestato le prime cure alla donna che oltre ad essere in uno stato di agitazione presentava evidenti traumi al viso, tanto da tenere sul volto reggendolo con la mano sinistra un sacchetto con il ghiaccio. Accompagnata successivamente presso il pronto soccorso dell’Ospedale civile di Francavilla le è stata diagnosticata una contusione dei tessuti orbitali. Ha quindi sporto denuncia nei confronti dell’uomo suo ex convivente per l’episodio di violenza subita in precedenza all’interno del vagone ferroviario e per le reiterate condotte di minaccia e violenza, messe in atto dallo stesso a partire dal 2010. La donna che parla e si esprime correttamente in lingua italiana ha riferito di conoscere il connazionale dal 2008, periodo in cui assieme erano in Libia, in attesa di raggiungere l’Italia. Nel 2010 iniziano a convivere ma da subito l’uomo pretende che la donna abbia rapporti sessuali con alcuni suoi amici in cambio di denaro, al rifiuto della donna inizia il suo calvario fatto di violenze e minacce, financo a tentare di buttarla fuori di casa. Nel corso della narrazione la donna è scoppiata più volte in una incessante crisi di pianto nel rammentare i denigranti, ossessivi e perduranti eventi di cui è stata vittima. Negli ultimi mesi l’uomo l’ha seguita ovunque in tutti i suoi spostamenti nei posti da lei frequentati costringendola a modificare le sue abitudini cambiando gli orari dei suoi spostamenti e allorquando riusciva ad incrociarla la aggrediva picchiandola. Persecuzioni e perdurante stato d’ansia nella donna per un lungo arco temporale, gravi reati per i quali l’uomo è stato tratto in arresto. Espletate le formalità di rito è stato condotto nel suo domicilio agli arresti domiciliari.