L’Asl di Salerno, autrice delle analisi, ha commesso lo stesso sbaglio con i cornetti della Bauli Spa
MONOPOLI - Tutto è bene quello che finisce bene. È quello che è da affermare per un presunto caso di Salmonella ai danni di un’azienda produttrice di barrette e prodotti proteici, conto terzi, la Nutravant S.r.l., con sede a Monopoli. A raccontarci la vicenda iniziata a fine settembre scorso, e fortunatamente terminata positivamente, l’Amministratore Unico dell’azienda monopolitana, Francesco Labbate. Come detto tutto inizia a fine settembre, con una telefonata da parte di un cliente, la +Watt (ricordiamo che la Nutravant S.r.l. produce non per se stessa ma per aziende internazionali e nazionali), che aveva ricevuto un richiamo da parte dell’Asl di Salerno su un prodotto che presentava una probabile contaminazione da Salmonella. Questo ha comportato un conseguente ritiro del prodotto dal mercato nazionale, la pubblicazione sul sito del Ministero della Salute, e su siti del settore, della diagnosi e il ritiro del prodotto dalla vendita. Si può solo immaginare la gogna mediatica cui le due aziende sono state sottoposte, con conseguente danno all’immagine, per questo la Nutravant S.r.l. ha voluto subito capire dove potesse essere il problema, utilizzando i dati in suo possesso, come il numero di lotto del prodotto esaminato. Dai primi accertamenti interni all’azienda ci si rende subito conto che si tratta di una barretta proteica prodotta un anno prima, di cui sul mercato erano ancora presenti solo 40 pezzi (ne erano state realizzate 5mila). Per questo prodotto non erano pervenute segnalazioni di malessere da parte dei consumatori e, inoltre, si tratta di un prodotto per cui è quasi impossibile avere una contaminazione di quel tipo, tanto che si era pensato, inizialmente, ad una possibile contaminazione esterna. L’azienda monopolitana ha subito attivato una task force e sono stati eseguiti prelievi e analisi di tutto il laboratorio, tutte con esito negativo, per assicurarsi che all’interno dello stabilimento non ci sia contaminazione di microorganismi nocivi alla salute. Anche l’Asl locale è intervenuta per controllare lo stato del laboratorio, con ispezioni mirate, prelievi del caso, controllo del magazzino, e ha rilasciato piena conformità all’azienda.
Quali i possibili danni nel frattempo? Blocco degli ordini e perdita d’immagine. Per questo la Nutravant S.r.l. informa lei stessa tutti i clienti dello stato delle cose, con gli esiti negativi dell’Asl locale che già la scagionano.
I FATTI - Tutto accade per caso. In Campania si è verificato un’intensificazione di controlli da parte degli organi competenti su alimenti con Salmonella e l’Asl di Salerno decide di fare un controllo a campione su alcuni prodotti e, fra questi, preleva dai banconi di un’attività di Battipaglia la barretta +Watt: l’analizza (oggi sappiamo commettendo un errore) e produce l’allerta Salmonella, secondo l’iter consueto (analisi con esito comunicato al Ministero della Salute che diffonde la notizia a livello nazionale e fa ritirare la merce in commercio). Negli stessi giorni, e a mano della stessa Asl di Salerno, anche la Bauli Spa viene messa sotto i riflettori per Salmonella presente nei cornetti. Si tratta di un madornale errore anche per loro. Anche la Bauli Spa è stata scagionata, ma per loro il danno del ritiro dei prodotti è stato altissimo.
La Nutravant S.r.l. grazie anche ad un avvocato alimentarista è riuscita in poco tempo a far luce su questo spiacevole errore. Va detto che le anomalie tecniche sono state diverse. Per esempio, l’Asl di Salerno avrebbe dovuto dividere il campione prelevato in 5 parti: una quota per loro, una quota per fare controanalisi e mandarla al Ministero della Salute, una da dare al negoziante, una quota da dare all’azienda che vende il prodotto e una da consegnare a chi lo produce (parliamo dei pezzi della barretta sotto accusa). In questo caso le parti dovevano essere 5 perché l’azienda produttrice è diversa da quella che immette il prodotto sul mercato. L’Asl di Salerno ha diviso il prodotto in 4 e non in 5 parti. Nonostante questo, sia la Nutravant che la +Watt sono riuscite ad eseguire esami privati, risultati negativi. Dopo quasi due mesi, grazie alla controanalisi effettuata dal Ministero della Salute sulla sua parte di prodotto, e quindi all’istanza di revisione fatta dall’Istituto Superiore di Sanità, è arrivata la comunicazione ufficiale: esito negativo per la presenza di Salmonella e revoca della notifica di allerta e del richiamo del prodotto. La Nutravant S.r.l. aspetta solo la pubblicazione ufficiale del Ministero della Salute che arriverà nei prossimi giorni.
Cosa resta di questo avvenimento increscioso? Il pensiero che non si può mettere in ginocchio un’azienda o rischiare di farlo per un errore di laboratorio. Chi controlla i controllori? Questi casi di falso allarme, procurano o possono procurare danni ingenti alle aziende specie alle più piccole che rischiano molto, perché potrebbe essere una pubblicità negativa da cui si potrebbe non riprendersi. Per fortuna non è il caso dell’azienda monopolitana che ha deciso di non fare causa all’Asl Salerno perché sarebbe un dispendio di energie e di fondi.
Valentina Bufano