Terremoto nella BAT: cessato allarme

Autore Redazione Canale 7 | mer, 22 mag 2019 12:40 | 1714 viste | Terremoto Bat Protezione-Civile Cronaca

Dalle indagini statiche non sono emersi danni a edifici pubblici e privati.

Dai primi esiti delle verifiche statiche nei territori della provincia BAT, non sono emersi danni agli edifici pubblici e privati. Pertanto è  stata disposta la chiusura del Centro Coordinamento Soccorsi, convocato ieri mattina presso la Prefettura di Barletta, per emergenza rientrata. Ma restano aperti ancora i Centri Operativi Comunali di Trani e Barletta, in attesa della chiusura delle verifiche, per rassicurare la popolazione sull’agibilità delle strutture a seguito dell’evento sismico. Questo il contenuto dell’ultimo comunicato della Protezione Civile regionale,  dopo le due scosse di terremoto nella BAT di ieri delle 10.13 ,  di magnitudo 3.9 con epicentro a 4 Km da Barletta e 39 Km di profondità. Il sisma,  che non ha provocato danni alle persone e solo qualche problemino superficiale alla chiesa di S. Domenico a Trani, ha però prodotto tanta paura anche in altri centri,  come Bari e Bitonto,  con l’evacuazione di  uffici giudiziari e di scuole. Le scosse erano state avvertite anche a Foggia e Martina Franca nel tarantino. Oggi scuole e uffici comunali aperti al pubblico sono rimasti chiusi nella Bat, per consentire il completamento delle verifiche statiche. Si sottolinea poi che l’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma  proseguirà il monitoraggio dell’evento e sarà cura della Protezione Civile regionale, per  fornire eventuali successivi aggiornamenti tramite i canali ufficiali, che sono gli unici ad avere effettiva valenza ai fini informativi per la collettività. Dunque ieri la terra ha tremato nel barlettano, ma non si tratta del solo evento sismico degli ultimi giorni. Infatti lunedì 20, dunque  il giorno precedente il terremoto nella BAT, una  leggera scossa era stata avvertita alle 3.57 in provincia di Brindisi, a Costa Merlata, marina di Ostuni, di magnitudo 2,4 a una profondità di 2.1 chilometri, senza provocare alcun danno.

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