Denunciati in concorso, due cacciatori. Sequestrate armi e munizioni.
Nell’ambito delle attività di monitoraggio ambientale finalizzate alla tutela del patrimonio faunistico, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Ruvo hanno portato a termine una specifica operazione tesa a contrastare i fenomeni di esercizio venatorio illega
I militari sono infatti intervenuti alle località “Rogadeo” in agro di Palo del Colle, a ridosso del Parco Nazionale Alta Murgia, dove hanno sorpreso un individuo, residente a Castrignano del Capo, mentre esercitava la caccia imbracciando l’arma da sparo senza la prescritta “licenza di caccia”.
I controlli hanno accertato che il soggetto, che aveva già abbattuto alcuni esemplari di “tordo”, utilizzava l’arma di un suo amico, residente a Bari, anch’egli in esercizio venatorio a poca distanza dalla sua postazione.
Il comportamento di entrambi, rispettivamente per i loro ruoli assunti, costituisce in concorso tra loro, il reato di porto abusivo di armi nonché quello riconducibile a c.d. “furto venatorio”.
Infatti, secondo la specifica normativa di settore, la fauna fa parte del patrimonio indisponibile dello Stato, cioè è proprietà esclusiva dello Stato e può essere prelevata esclusivamente in determinati periodi e specie, dietro rilascio di apposita licenza abilitante. In assenza di quest’ultima, ogni prelievo abusivo è da configurarsi un vero e proprio furto.
Per questo, dopo le identificazioni di rito, i militari hanno proceduto a porre sotto sequestro il fucile, le munizioni e la fauna abbattuta, deferendo due soggetti alla Magistratura di Bari.