Il Governatore Michele Emiliano e molti primi cittadini alla manifestazione organizzata da Libera
FOGGIA - Un mazzo di rose rosse e una sola bianca è stato legato a un palo di via Candelaro, strada della città di Foggia, dove lo scorso due gennaio è stato ucciso Roberto D’Angelo. Da qui è partita la manifestazione organizzata da “Libera contro la mafia” che si è svolta per le strade di Foggia. Più di 250 sono le associazioni che stanno partecipando insieme a scolaresche e rappresentanti del governo e delle istituzioni. “Siamo qui per disinnescare la miccia della paura e della rassegnazione. Siamo qui per fare emergere i tanti valori della nostra terra affinché ci sia un passaggio, un cambiamento. È importante che ci sia continuità. Noi non possiamo lasciare tutto solo sulle spalle della magistratura e delle forze di polizia perché c’è una responsabilità di noi cittadini. Guai se non fosse così, guai se viene meno questo. Sono 165 anni che parliamo di mafia. Aveva ragione Falcone quando diceva che era una lotta di civiltà e legalità” le parole di don Luigi Ciotti. Al corteo presenti anche il Governatore Michele Emiliano e decine di sindaci di Comuni pugliesi tra cui anche il primo cittadino di Monopoli Angelo Annese.