Il primo cittadino di Monopoli nel suo consueto contatto via Facebook.
“ Buonasera a tutti.
Purtroppo per la terza volta sono qui a comunicarvi che vi è un altro caso di paziente affetto da coronavirus nella nostra città.
Non vi ho dato io la notizia tempestivamente come negli altri casi perché non mi era stato comunicato ufficialmente.
La signora risultata positiva era ricoverata da circa 15 giorni all’istituto Giovanni Paolo II di Putignano.
Due giorni fa è stata trasferita all’ospedale Miulli dove le hanno fatto il tampone che ha avuto esito positivo.
Ho sentito i parenti della paziente che, a causa delle nuove indicazioni in tema di accesso alle strutture sanitarie, non hanno avuto nell’ultimo periodo contatti con la signora e quindi non sono obbligati alla quarantena ma alle stesse misure di ognuno di noi.
In riferimento alla seconda paziente invece ho sentito i suoi parenti, le stanno somministrando le cure del caso, la situazione è stabile, il decorso sarà lungo e servirà pazienza.
A tutte e due le signore affette da coronavirus va il mio, anzi il nostro, in bocca del lupo.
Oggi ho ricevuto tante richieste di chiarimento rispetto ad un articolo che ha destato tante preoccupazioni in quanto si parlava di misure restrittive fino al 31 luglio.
Facendo chiarezza vi dico che al momento queste misure dureranno fino al 3 aprile, auspichiamo tutti che finiscano quanto prima ma sono termini assolutamente modificabili e quindi staremo a vedere.
Ora voglio concludere facendo delle riflessioni con voi in estrema sincerità.
Se qualcuno mi chiedesse, vuoi fare il tampone? Io risponderei indubbiamente SI. E credo che se lo chiedessi a ciascuno di voi, la vostra risposta sarebbe uguale alla mia.
Questo per dirvi che anche a me darebbe serenità sapere che, almeno tutti i soggetti entrati a contatto con pazienti positivi, fossero sottoposti a tampone ma purtroppo così non è.
Le autorità sanitarie mi hanno comunicato che la prassi è questa e loro agiscono in base a quelle che sono le disposizioni, disposizioni frutto di studi e di ricerca fatti sicuramente da chi di competenza.
Quindi, seppur da profani noi la pensiamo diversamente, fidiamoci di chi sta facendo il proprio lavoro, sanno sicuramente quello che fanno e speriamo lo facciano nel modo giusto.
Non dimentichiamoci che anche noi abbiamo la possibilità di fare qualcosa e di farla bene.
Noi abbiamo il potere di interrompere il contagio con il nostro comportamento, restiamo a casa e non permettiamo al virus di continuare a camminare.
A proposito, sto ricevendo molti messaggi, richieste, domande e spesso mi capita di rispondere con ritardo.
Qualcuno mi ha suggerito di organizzare una diretta per interagire con voi qui sul mio profilo.
Visto il tempo che abbiamo a disposizione, ci sto pensando.
Fatemi sapere se a voi farebbe piacere così ci organizziamo!”