Monopoli - Sindaco Annese : Differenziata, quarto caso Coronavirus e il messaggio del Papa

Autore Redazione Canale 7 | ven, 27 mar 2020 20:29 | 2719 viste | Coronavirus Monopoli Sindaco-Annese Attualità

Il sindaco di Monopoli anche stasera dal suo profilo Facebook. 

Buonasera a tutti,

oggi non vi nascondo che per me è stata una giornata molto impegnativa.

Prima di parlarvi del resto, vorrei fare un breve passaggio in riferimento alla raccolta differenziata.

Da una parte devo darvi una bella notizia, una notizia che non possiamo goderci perché il nostro pensiero adesso è rivolto altrove.

Monopoli, in meno di 2 mesi dalla partenza sull’intero territorio, ha raggiunto una percentuale di raccolta differenziata pari al 76 %, è un successo epocale che avremo modo di goderci più avanti perché sono convinto che la percentuale crescerà ancora.

Il dato negativo, invece, su cui voglio attirare la vostra attenzione e per cui vi chiedo collaborazione è una prassi che sta prendendo piede e che non può essere tollerata.

Diversi cittadini infatti invece di conferire i loro rifiuti attraverso le pattumelle lo stanno facendo nei sacchetti.

Questa non è una soluzione che può funzionare e, per questo, vi invito ad utilizzare le pattumelle.

Oggi in Italia è il giorno in cui si sono verificati più decessi ed è il giorno in cui in Puglia vi è il maggior numero di casi accertati finora.

In un solo giorno abbiamo 152 soggetti ammalati in più e nella provincia di Bari abbiamo il numero maggiore di contagiati della regione: 444 pazienti affetti da coronavirus.

Questi numeri diventano preoccupanti, preoccupanti perché aumentano, preoccupanti perché il nostro sistema sanitario è debole e, come vi ho detto questi giorni, tutti gli operatori sanitari sono indifesi.

La nostra città oggi conta 4 casi accertati, di cui 1 decesso, 2 soggetti ricoverati in ospedale, 1 in cura a casa e tanti soggetti in quarantena obbligatoria in quanto hanno avuto contatti diretti con i pazienti.

Come purtroppo era previsto, i dati sono in aumento, non vanifichiamo quanto abbiamo fatto finora, non facciamoci prendere dallo sconforto, difendiamoci rimanendo a casa, è l’unica possibilità che abbiamo.

E quando ci lamentiamo, vi invito a pensare:

l’alternativa allo stare a casa, qual’è? Ammalarci, e quindi nel migliore dei casi, vivere isolati in casa e nel peggiore, invece, vivere la malattia da soli in ospedale.

Quindi quello che ci viene chiesto (cioè di rimanere a casa) forse non è poi così male.

Stamattina, appena l’ho appreso, ho voluto comunicarvi tempestivamente del nuovo caso di coronavirus.

La signora era in casa da tanti giorni, non ha avuto contatti con soggetti proveniente dal nord, voi mi chiedete ed io mi chiedo: come l’ha contratto?

Io, in tutta onestà, non ho una risposta certa da darvi.

Vi posso dire che, secondo le indagini della Asl, un soggetto magari asintomatico può averla contagiata.

Io mi posso solo rimettere a ciò che i medici mi comunicano ovvero che vi sono soggetti asintomatici che possono essere veicolo del virus.

Io non ho poteri per decidere a chi fare il tampone, non ho poteri per fare indagini e mettere in quarantena ma ho la possibilità e il dovere morale di trasmettervi l’importanza del rimanere a casa.

Chiunque di noi può diventare veicolo per questo virus subdolo, non offriamogli le nostre gambe per diffondersi.

Difendiamoci nelle nostre case.

Vi lascio, anche stasera, con una mia riflessione personale.

Non me ne voglia qualcuno se questa sera la mia riflessione nasce dalle parole del Papa.

Io Piazza San pietro l’ho sempre vista affollata.

Stasera, in questa serata piovosa, era deserta.

Il Papa lì, solo, in quel “luogo che racconta fede, in quel colonnato che abbraccia Roma e il mondo intero”

Vi lascio con le sue parole che ognuno di noi può fare sue così come io, nel mio cuore, faccio mie.

“Siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa.

Non possiamo andare avanti ciascuno x conto suo ma solo insieme.

Nessuno si salva da solo”

Restiamo a casa.

 

 

 

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