La Corte Costituzionale ha annullato alcune norme della legge sul Piano Casa e ora la maggioranza Annese deve dirci immediatamente cosa intende fare.
La Corte Costituzionale con la sentenza n. 70 del 9.03.2020 (dep. il 24.04.2020) ha dichiarato incostituzionali alcune parti di due leggi della Regione Puglia (la n. 59/2018 e la n. 5/2019) che avevano modificato l’originaria Legge Regionale n. 14/2009, la c.d. legge sul Piano casa.
Senza voler entrare nel merito tecnico della pronuncia della Suprema Corte che, oltre a toccare complessi aspetti giuridici, richiederebbe un esame approfondito della stessa, riteniamo comunque opportuno evidenziare che alcune delle criticità, già manifestate come opposizione, hanno trovato conferma nell'iter argomentativo della Consulta.
Infatti, in linea di principio la Corte ha ribadito che la competenza regionale in materia di legislazione urbanistica, pur essendo concorrente con quella dello Stato, non può in alcun modo modificare i principi generali di una legge.
Per quanto riguarda il Piano Casa, la Corte ha rilevato che le modifiche introdotte dalla Regione con le due leggi osservate hanno prodotto disparità di trattamento (agevolando investitori improvvisati o speculatori a danno delle realtà imprenditoriali del settore edilizio) e hanno introdotto deroghe sia alla normativa urbanistica nazionale e sia rispetto ai piani urbanistici dei comuni creando difficoltà agli stessi comuni nei procedimenti di rilascio dei permessi di costruire.
Siamo convinti che questa sentenza tende a riportare la c.d. legge sul Piano casa in quello che era l’alveo normativo di principio originario. Una legge nata per dare impulso alle piccole e medie imprese edilizie, in crisi nel 2009, e con l’intento di migliorare il nostro patrimonio edilizio non poteva trasformarsi in uno strumento che stravolgeva i piani regolatori di quei comuni virtuosi che li avevano con sacrificio approvati.
A questo punto riteniamo opportuno che la Regione Puglia intervenga, sulla base di quanto dichiarato dalla Corte, per migliorare l’impianto complessivo della normativa regionale in materia; e, auspichiamo che ciò sia fatto prima possibile.
Nell’attesa che ciò avvenga, chiediamo che il Comune sospenda il rilascio dei permessi di costruire che siano in contrasto con i principi dettati dalla Corte e che il Consiglio si determini al più presto affinché sia rivista la regolamentazione comunale in materia di Piano Casa.
Ci sembra, infine, doveroso ricordare che l’opposizione ha più volte tentato di riportare sui propri passi l’attuale maggioranza, ma non siamo stati ascoltati; ecco perché l’ultima delibera sul Piano Casa non ci ha visti presenti al momento del voto.
Abbiamo difeso, e continueremo a farlo, il nostro PUG e la sua progettualità da un attacco indiscriminato, perché abbiamo a cuore il nostro territorio e la nostra città e ci batteremo sempre nel ruolo che ci è stato affidato dai nostri cittadini, contro ogni attacco.
I consiglieri comunali delle liste civiche
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