Dopo questi due nuovi casi a Locorotondo, sale e 25 il numero delle piante infettate dalla Xylella fastidiosa.
Con ulteriori 2 alberi infetti sale a 25 la conta degli ulivi su cui è stata accertata la presenza della Xylella fastidiosa a Locorotondo, un altro focolaio che va estinto senza tentennamenti. A darne notizia è Coldiretti Puglia, sulla base dei risultati delle analisi effettuate sui campioni di ulivi e pubblicati su Infoxylella.
“Le nuove infezioni accertate confermano che a Locorotondo è presente un focolaio di cui non si conosce ancora l’esatta dimensione e gravità. C’è la necessità di intervenire con urgenza, per evitare quanto sta accadendo a Carovigno e Ostuni, la nuova Oria con una pressione fortissima della malattia. Se gli espianti fossero stati immediati sarebbero stati estinti i focolai attivi che hanno continuato ad infettare piante, ulivi e non solo”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
“Gli agricoltori vivono un periodo di forte criticità – insiste il presidente Muraglia - tra l’avanzata della Xylella e le crisi di mercato causate dall’emergenza Coronavirus. E’ evidente l’urgenza di procedere con tempestività agli espianti delle piante infette per estinguere i focolai e arginare la progressione della malattia che continua ad avanzare”.
Monitoraggi, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, restano – aggiunge Coldiretti Puglia - l'unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L'efficacia e sistematicità – conclude Coldiretti Puglia - sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione.