Ad agire i carabinieri del Comando Provinciale di Bari.
Sono nomi altisonanti quelli delle 4 persone
destinatarie delle ordinanze di ripristino della custodia cautelare in carcere,
in sostituzione di quella degli arresti domiciliari, eseguite questa mattina
dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari. Si tratta di Mineccia Filippo, 36enne, soprannominato
“U’Russ”, di Addante Raffaele, 45enne, soprannominato “Lello”, di Triggiani
Francesco, 44enne, soprannominato “U’Alisc” e di Ruggieri Sebastiano 36enne,
tutti sottoposti agli arresti domiciliari a seguito di due distinte operazioni
condotte dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia di Stato rispettivamente nel
dicembre e nell’ottobre dello scorso anno, contro i clan ,
del quartiere Japigia di Bari. Successivamente ai due , dopo un primo
periodo di custodia cautelare in carcere, molti degli imputati hanno chiesto e
ottenuto la misura alternativa, meno afflittiva, degli arresti domiciliari,
alcuni anche mediante l’applicazione del cd. “.
Nello stesso periodo, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari hanno
avviato, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Bari,
una manovra investigativa, contestuale ad alcune importanti dichiarazioni rese
da collaboratori di giustizia, volta a verificare la sussistenza di processi di
riassetto dei gruppi criminali operanti su Japigia e la riorganizzazione dei
traffici illeciti. Proprio dalle indagini dei Carabinieri è emerso, così
come si legge nelle ordinanze emesse, su richiesta della DDA, dai GIP Luigia
Lambriola e Ilaria Casu, che i 4 soggetti hanno più volte trasgredito le
prescrizioni correlate alla misura cautelare domestica, avendo avuto contatti
tra loro o con altri pregiudicati, in chiara violazione al divieto loro imposto
di non comunicare con soggetti diversi da quelli che con loro coabitano, dal
difensore e dai sanitari. Dopo la cattura, i 4 imputati sono stati condotti
presso le case circondariali di Catania, Siracusa, Santa Maria Capua Vetere
(CE) e Ancona, dove permarranno in custodia cautelare, senza fissazione di
termine, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.