C'è l’aggravante del metodo mafioso.
Dalle prime luci dell’alba - al termine di una complessa attività investigativa nel settore del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari Direzione Distrettuale Antimafia - oltre 70 militari, con l’ausilio di unità cinofile, del Gruppo Pronto Impiegodella Guardia di Finanza di Bari, unitamente della Sezione Aerea di Bari, stanno dando esecuzione in Puglia, Basilicata ed Emilia Romagna, ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa, dal G.I.P. del locale Tribunale, a carico di 13 soggetti (di cui 10 tradotti in carcere e 3 sottoposti a divieto di dimora nel Comune di Palo del Colle).
Le complesse investigazioni svolte da militari Anti
Terrorismo Pronto Impiego, principalmente impegnati in servizi di controllo del
territorio e di concorso all’ordine e alla sicurezza pubblica, hanno consentito
di acquisire elementi relativi all’operatività nel territorio del Comune di
Palo del Colle (BA), di una strutturata associazione a delinquere dedita al
traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti oltre che all’estorsione e
alla detenzione di armi, che si è sempre avvalsa del metodo mafioso nello
svolgimento degli affari illeciti. L’esecuzione dei provvedimenti cautelari costituisce
l’epilogo dell’attività di indagine -denominata “JUNGLE” e svolta attraverso
l’incrocio dei dati risultanti dalle intercettazioni telefoniche e ambientali,
dai tabulati telefonici, dalle georeferenziazioni satellitari GPS, nonché
dall’attività di osservazione, controllo e pedinamento oltre che dai continui
riscontri sul campo - che ha permesso di disarticolare l’associazione criminale
principalmente dedita al traffico di sostanze stupefacenti di tipo eroina,
cocaina, marijuana e hashish, con sede operativa in Palo del Colle (BA),
interrompendo così l’ascesa del capo indiscusso della compagine criminale
operante in loco sotto l’egida del famigerato clan STRISCIUGLIO, egemone in
Bari e provincia.L’attività investigativa, scaturita dal costante e capillare
controllo del territorio, ha consentito di individuare, nel predetto comune,
una delle principali piazze di spaccio, in particolare eroina, ormai punto di
rifornimento, sia al dettaglio che all’ingrosso, per acquirenti provenienti da
altre province della regione Puglia nonché da regioni confinanti.Plurimi sono stati i riscontri operativi che hanno permesso
di sottoporre a sequestro ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del
tipo eroina, cocaina, hashish e marijuana nonché armi, munizionamento di vario
calibro e denaro contante.Fondamentale svolta nelle indagini hanno assunto anche le
dichiarazioni di uno dei soggetti indagati che ha deciso di collaborare con
l’Autorità Giudiziaria, confermando il quadro probatorio delineato e
contribuendo a decifrare il linguaggio utilizzato dagli associati nelle
comunicazioni “infra gruppo”, fatto di codici e termini allusivi.