Durante i lavori ( che erano stati autorizzati) finivano in mare pezzi di roccia, con rischio per l’area marina che ha fatto scattare il sequestro. Denunciato il titolare della società committente, insieme al direttore dei lavori e al titolare della ditta esecutrice
MONOPOLI - Nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 12 aprile, personale della Guardia Costiera del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Direzione Marittima di Bari, a seguito di una mirata attività di indagine finalizzata al contrasto degli illeciti ambientali, ha posto sotto sequestro in località “Capitolo”, uno specchio acqueo di circa 100 mq. e due mezzi movimento terra che eseguivano lavori non autorizzati.
Il sequestro d’iniziativa, operato in flagranza di reato, si è reso necessario allo scopo di bloccare il getto pericoloso in mare di materiale calcareo misto di cava che stava determinando un evidente intorbidimento dell’acqua e che, oltre a suscitare una forte preoccupazione in diversi cittadini che transitavano in zona, rischiava verosimilmente di alterare l’ecosistema marino.
In particolare, il personale del Nucleo Operativo in azione, appurato che i lavori in corso, peraltro autorizzati dal Comune di Monopoli e dalla Città Metropolitana di Bari, erano finalizzati ad eseguire un intervento di messa in sicurezza e ripristino dell’agibilità del costone a seguito del crollo della falesia avvenuto nel febbraio dello scorso anno, constatavano che nel realizzare un piano di manovra per mezzi pesanti (un escavatore cingolato e una ruspa gommata) si stava operando un getto in mare di frammenti di roccia sedimentaria calcarea di piccole dimensioni in palese difformità rispetto a tutte le prescrizioni imposte dagli Enti locali che, invece, avevano previsto la posa di massi di grandi dimensioni al fine di evitare l’intorbidimento dell’acqua e consentire una rimozione più agevole degli stessi al termine dei lavori.
Il titolare della società committente, congiuntamente al direttore dei lavori e al titolare della ditta esecutrice degli stessi sono stati deferiti alla locale Autorità Giudiziaria, mentre i mezzi meccanici utilizzati sono stati posti sotto sequestro congiuntamente allo specchio acqueo interessato.
L’attività di polizia marittima della Guardia Costiera è finalizzata alla tutela dell’ecosistema marino-costiero e quindi della risorsa mare, quale bene prezioso di elevatissimo valore economico, scientifico, culturale ed economico, e a cui è dedicata la “Giornata del Mare e della cultura marinara”, celebrata lo scorso 11 aprile e istituita proprio allo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni e educarle al rispetto per il mare.