Si tratta di due Kalashnikov AK 47, un fucile mitragliatore
M16, un fucile a pompa calibro 12, un fucile calibro 5.56 e tre pistole calibro
9, tutti di provenienza illecita.
BARI - Un vero e proprio arsenale, composto da fucili mitragliatori e pistole complete del relativo munizionamento erano custoditi in una cantinola di un complesso residenziale. È quanto scoperto dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari la scorsa sera.
In particolare, i militari dell’Arma, dopo aver notato dei movimenti sospetti nei pressi di un complesso residenziale sito nel quartiere Picone di Bari, hanno deciso di farvi irruzione al fine di comprenderne il motivo. Una volta entrati all’interno di un box, i militari si sono trovati di fronte solo alcune grosse fiorire piene di terra. Ma prima di andare via, l’intuizione di un carabiniere di scavare all’interno dei vasi ha consentito di fare la scoperta.
Abilmente occultate sotto la terra, sono stati rinvenuti, imballati con cellophane e in ottimo stato di conservazione, due Kalashnikov AK 47, un fucile mitragliatore M16, un fucile a pompa calibro 12, un fucile calibro 5.56 e tre pistole calibro 9, tutte di provenienza illecita, perché oggetto di furto ovvero con matricola abrasa, oltre a 550 munizioni di vario calibro. Le armi sottoposte a sequestro saranno nei prossimi giorni sottoposte agli accertamenti dattiloscopici e balistici per verificarne l’eventuale pregresso utilizzo.
Nei giorni scorsi intanto, nell’ambito dei frequenti servizi di controllo delle persone sottoposte a misure di sicurezza, disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari, gli uomini dell’Arma hanno tratto in arresto Romito Antonio, classe 77, meglio noto come “Maradona”, appartenente all’articolazione del Clan Strisciuglio operante sul Borgo Antico, e sottoposto alla misura della libertà vigilata, in quanto trovato in possesso, nel corso di una perquisizione domiciliare, di due pistole calibro 9, illegalmente detenute, entrambe munite di caricatori completi di cartucce. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Bari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria