I carabinieri si fingono pazienti per arrestare il professionista
MONOPOLI - Ennesimo caso di violenza sulle donne a Monopoli. O meglio, a restare vittime della violenza inaudita di un 36enne professionista materano sono state due poco più che ventenni sorelle monopolitane residenti in un altro Comune del barese per questioni di lavoro massacrate di botte dall’uomo, fidanzato di una delle due. Ma andiamo per ordine. Le due malcapitate si sono presentate col volto tumefatto alla Stazione dei Carabinieri di Monopoli non prima di essere passate dall’ospedale per essere medicate. A raccogliere la loro denuncia il luogotenente Denis Michilini. Le due giovani, come detto, erano domiciliate in un altro Comune. Hanno raccontato di essere state selvaggiamente picchiate dal professionista materano, come detto compagno di una delle due con la quale conviveva, che, ubriaco, è passato alle vie di fatto colpendo prima la sua fidanzata 25enne e poi la sorella intervenuta per difendere la congiunta, con calci, pugni e morsi. Non solo. Alcuni vicini, sentendo le urla, sono corsi in aiuto delle ragazze ma l’uomo ha litigato anche con loro prima di scappare e tornare dai propri genitori a Matera. Le due donne hanno chiamato i familiari che sono subito accorsi accompagnandole in ospedale dove sono state refertate per ferite guaribili in 30 e 10 giorni avendo subito traumi cranico-facciali e lesioni varie. Subito dopo, di notte, si sono recate in caserma a Monopoli. Il luogotenente Michilini, dopo aver raccolto la denuncia e ascoltato alcuni testimoni, ha relazionato al magistrato di turno che ha emesso un ordine di carcerazione ai domiciliari per il professionista. E’ stato lo stesso Michilini a recarsi a Matera, allo studio dentistico dell’uomo, e fingendosi un paziente bisognoso di cure è entrato nei locali notificando l’ordinanza di custodia cautelare, in modalità codice rosso, per maltrattamenti aggravati in famiglia.