Si è dovuto arrendere in finale al campione ungherese Aaron Szilagy.
Prima giornata di gare alle Olimpiadi di Tokyo e la scherma italiana va subito a medaglia. E lo fa con uno schermidore pugliese: il foggiano Luigi Samele ha infatti conquistato la medaglia d’argento nella sciabola individuale maschile. Samele, 34 anni domani, è alla seconda medaglia olimpica dopo il bronzo a squadre vinto a Londra 2012: in forza alle Fiamme Gialle, è allenato dal Maestro Andrea Terenzio. Dopo aver regolato il cinese Yingming Xu per 15-12 nel primo assalto di giornata, lo sciabolatore pugliese ha superato per 15-7 l’iraniano Mohammed Rahbari poi nei quarti ha sconfitto l’altro azzurro Enrico Berrè, suo compagno anche nelle Fiamme Gialle, col punteggio di 15-10. Ma è nella semifinale contro il sudcoreano Kim che Samele ha compiuto un’impresa strepitosa: sotto per 12-6, ha inflitto all’avversario un parziale di nove stoccate a zero imponendosi per 15-12. La medaglia d’oro è andata al formidabile campione ungherese Aaron Szilagyi, al terzo oro olimpico consecutivo dopo Londra 2012 e Rio 2016, che si è aggiudicato la finale col punteggio di 15-7. A fine gara Samele ha espresso un pizzico di rammarico per l’oro sfumato in finale ma anche tanta soddisfazione: “Peccato perché ci credevo davvero: sarebbe stato il coronamento di un sogno ma questo argento la festeggerò degnamente come merita una medaglia olimpica. È stato comunque il risultato più importante della mia carriera, ottenuto di fronte a un campione straordinario: mi sono fatto davvero un bel regalo di compleanno! La rimonta in semifinale con Kim? All’inizio lui aveva dei ritmi che non riuscivo a sostenere poi a un certo punto mi son detto che dovevo inventarmi qualcosa, a costo di apparire non bello da vedere ma efficace. Bisogna crederci sempre: la speranza è sempre l’ultima a morire, e questa non è una frase fatta!”.