In manette il delegato alla Nettezza urbana e polizia locale
comunale e un ingegnere 34enne. Sono
stati colti in flagranza di reato mentre ricevevano 5mila euro.
GRUMO APPULA- I Carabinieri della Compagnia di Modugno, unitamente a quelli del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale CC di Bari e della Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri presso la Procura della Repubblica di Bari hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di estorsione/concussione, L.N. 30enne, assessore presso il comune di Grumo Appula e P.V. 34enne, ingegnere e costruttore edile. Le indagini hanno avuto origine dal danneggiamento mediante incendio di un veicolo in uso ad una società incaricata della raccolta di rifiuti nel Comune di Grumo Appula, avvenuto la mattina del 24 luglio scorso, ed hanno consentito di accertare che l’assessore, con la delega alla nettezza urbana, aveva istigato alcuni operatori ecologici, dipendenti della citata azienda, a non procedere alla raccolta dei rifiuti, incentivando anche uno sciopero collettivo apparentemente connesso a problematiche logistiche interne all’azienda Tali condotte, pilotate dall’assessore erano di fatto finalizzate a creare una serie di disservizi e mettere in cattiva luce l’azienda al fine di minacciarne l’interruzione della collaborazione con l’ente comunale, difficoltà che sarebbero state eliminate se il titolare dell’azienda avesse corrisposto una somma di denaro e/o assunzioni di personale. La scorsa mattinata , all’esito dell’ennesimo incontro con l’imprenditore destinatario delle richieste, si sono anche presentati i carabinieri del Comando Provinciale di Bari i quali, dopo aver assistito al pagamento della tangente, hanno proceduto all’arresto dell’assessore, nonché di P.V., che riceveva il denaro – pari a 5000 Euro - cercando immediatamente dopo di allontanarsi. Per gli arrestati si sono aperte quindi le porte della Casa Circondariale di Bari ove permarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.