Bottiglia molotov lasciata davanti al cancello del nuovo ospedale Monopoli-Fasano

Autore Redazione Canale 7 | sab, 18 set 2021 07:09 | 2444 viste | Monopoli Fasano Nuovo-Ospedale Molotov Carabinieri Indagini

Rinvenuto anche biglietto con precise minacce: sull'atto intimidatorio indagano i carabinieri

MONOPOLI - Un segnale inquietante su una delle opere pubbliche più importanti del territorio. Una bottiglia incendiaria è stata fatta trovare, mercoledì scorso, davanti all’ingresso del nuovo ospedale di Monopoli-Fasano, quello in fase di costruzione a ridosso della strada statale 16, in contrada S. Antonio D’Ascula, a 3 chilometri da Fasano e a 7 da Monopoli. La molotov era accompagnata da un biglietto intimidatorio. A trovare l’ordigno di fabbricazione artigianale sono stati, al mattino, gli operai impegnati nel cantiere. Arrivando sul posto di lavoro, i manovali hanno trovato, sulla sbarra in ferro posta all’ingresso dell’area di lavoro, la bottiglia incendiaria che, per l’appunto, era accompagnata da una biglietto. Sono stati gli stessi operai a telefonare ai carabinieri della Compagnia di Monopoli per informarli del rinvenimento che avevano appena fatto. I militari dell’Arma si sono recati sul cantiere del nuovo ospedale e, prima di procedere ad acquisire l’ordigno incendiario, che è stato posto sotto sequestro, hanno effettuato tutti i rilievi di rito. Il contenuto del biglietto al momento è top secret. Quello che è certo è che conteneva pesanti minacce. Si indaga a tutto campo. Di certo c’è che chi ha lasciato, approfittando del buio della notte e del fatto che in quel momento il cantiere fosse deserto, la bottiglia incendiaria all’ingresso dell’area in costruzione voleva far arrivare un messaggio inquietante. Questo è palese. Chi fosse il destinatario dell’intimidazione con ogni probabilità lo sanno solo gli investigatori, che hanno letto il biglietto che era stato lasciato accanto alla molotov. Come sempre in questi casi, almeno nella fase iniziale delle indagini gli accertamenti si dipanano a 360 gradi. Nessuna ipotesi, anche quella che allo stato appare più inverosimile, viene scartata a priori. Fondamentali, per dare un nome al “postino” che ha recapitato l’inquietante messaggio intimidatorio, potrebbero rivelarsi le immagini registrate da eventuali telecamere di videosorveglianza in funzione lungo la viabilità che conduce all’area dove è in fase di costruzione (anche se con tempi ritardati rispetto al cronoprogramma) il nuovo ospedale e nelle zone circostanti. Nella notte in quelle aree non c’è mai un traffico intenso. Gli investigatori sono a caccia di eventuali filmati: gli occhi elettronici potrebbero aver immortalato anche un’auto, ancora meglio una targa, dagli spostamenti, e gli orari, compatibili con il deposito della bottiglia incendiaria. La certezza è una: il mittente della minaccia il suo bersaglio l’ha scelto non a caso.

Proprio qualche giorno fa il nascente nuovo nosocomio Monopoli-Fasano era tornato alla ribalta delle cronache per via dei ritardi accumulati nel cronoprogramma. Sulla carta l’opera doveva essere consegnata entro la fine del 2021 ma dopo l’audizione di lunedì scorso del direttore dei lavori davanti alla I Commissione Bilancio della Regione Puglia si è scoperto che ci saranno diversi mesi di ritardo. Tante le cause che hanno portato al non rispetto dei tempi. Oltre alla pandemia e a tutto quello che ne è conseguito si è scoperto che in questi mesi hanno lavorato meno operai rispetto a quelli previsti dall’appalto. Cosa che ha fatto infuriare lo stesso presidente della Commissione Fabiano Amati che ha promesso battaglia affinché vengano accorciati i tempi di consegna dell’ospedale.

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