Veniva innalzato il “piano campagna” di un’ area depressa, destinata ad uso agricolo, con l’intenzione di costruire un parcheggio, abusivo, in totale assenza di
permessi. Ad agire i carabinieri del NOE di Bari.
Nelle prime ore di oggi mercoledì 6 ottobre ad Adelfia nel Barese, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari, al termine di articolate indagini, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare per l’applicazione degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari a carico di un imprenditore. L’ indagine che aveva preso il via da un esposto, è proseguita per attività illecite di smaltimento rifiuti, in prevalenza di natura edile, presso un’area privata di Adelfia. Gli accertamenti, anche mediante videosorveglianza dei luoghi e con intercettazioni di conversazioni, hanno permesso di acclarare il reato di inquinamento ambientale introdotto dalla riforma del 2015 in cui 14 indagati a vario titolo, interravano ingenti quantitativi di rifiuti speciali di varia tipologia, costituiti perlopiù da inerti da demolizione, di natura sconosciuta, a cui spesso veniva appiccato il fuoco, per poi sotterrarli direttamente, con la finalità di innalzare il “piano campagna” di un’ area depressa, destinata ad uso agricolo con l’intenzione di costruire un parcheggio, abusivo, in totale assenza di permessi. Tali inerti, smaltiti mediante tombamento. provenivano da almeno altre 4 aziende, i cui titolari, beneficiando del “servizio offerto” riuscivano ad evitare i costi di smaltimento e le lavorazioni che avrebbero reso i materiali innocui per l’ambiente e, per la maggior parte, riutilizzabili. La quantificazione dei soli costi di smaltimento “risparmiati” dagli imprenditori ammonta a circa 100.000 euro, senza considerare l’ingente danno ambientale che ha causato l’inquinamento del terreno che verrà quantificato successivamente. I conferimenti, protrattisi per quasi tutto l’anno 2020 hanno comportato lo smaltimento illecito di circa 120 tonnellate di rifiuti speciali, anche pericolosi. Nel corso delle operazioni i militari del NOE Carabinieri di Bari hanno anche sottoposto a sequestro l’area oggetto del tombamento, dell’estensione di circa 15.000 mq, ed i 7 automezzi utilizzati per gli illeciti conferimenti.