Sulle ex casermette, scrive il movimento d’opposizione, nessuna delega in bianco al sindaco.
Comunicato Manisporche - “Think Tank”, il percorso di partecipazione per la riqualificazione dell’area delle ex Casermette, ora di proprietà del Comune di Monopoli, si è concluso mercoledì 20 ottobre con un evento di restituzione alla città.
Ve ne diamo notizia perché pare che nessuno se ne sia accorto. D'altronde era difficile accorgersene con un avviso scarno, a 36 ore dall’evento, organizzato di mattina e in un giorno nel pieno della settimana.
È saltata anche la diretta streaming, forse perché non c’era nulla da raccontare o, peggio ancora, per non far emergere la partecipazione nulla.
L’EVENTO
Avevamo già mosso delle critiche circostanziate sul percorso partecipativo in un comunicato stampa dello scorso giugno (“Che fine ha fatto Think tank?”), ma dobbiamo ammettere che l’Amministrazione Comunale ha superato ogni nostra aspettativa più negativa.
Un evento senza ospiti, privo di confronto con il partenariato economico-sociale e della firma del Protocollo d’Intesa con i Sindaci degli altri Comuni (su cosa dovesse basarsi questo Protocollo d’Intesa rimane un mistero), senza alcuna indicazione per il Concorso di Idee che dovrebbe decidere il futuro sviluppo dell’area.
Un incontro, senza sostanza, limitato all’esposizione di una sintesi delle idee progettuali, peraltro inascoltata, esposta dal gruppo formale che ha curato l’iter, con l’unico obiettivo di legittimare l’Amministrazione a proseguire il recupero dell’area a modo suo, usufruendo di fondi comunitari che prevedono la partecipazione come step obbligatorio.
Dal giorno di apertura delle ex casermette, il 23 ottobre scorso, è passato un anno inutilmente, che lascia una delega in bianco nelle mani del Sindaco di Monopoli.
NESSUN RISULTATO E SPERPERO DI INGENTI SOMME DI DENARO
Abbiamo preso parte, in maniera informale ma progettualmente attiva, con atteggiamento propositivo com’è nella nostra indole di movimento politico-culturale, al percorso partecipativo, perché auspicavamo un cambio di rotta.
Non riconosciamo i risultati del percorso partecipativo, perché in completa distonia rispetto alla città, contestiamo nuovamente lo sperpero di denaro pubblico fino ad ora destinato all’area, fatto lo scorso giugno con un prelievo dal Fondo di riserva più altri atti accessori, per permettere lo svolgimento dei concerti di Costa dei Trulli. Ricordiamo al Sindaco che, per poter utilizzare fondi cospicui del bilancio comunale per un’area specifica, è necessario prevederlo all’interno di adeguati strumenti di programmazione, e non con un’improvvisazione a fini propagandistici.
Niente male per un’area che questa Amministrazione considera un “polo strategico”.