Carfagna: “ Dalla Cisl modello di confronto per i prossimi anni”. Sbarra: “ Il Mezzogiorno non può e non deve sprecare l'opportunità irripetibile del Pnrr”.
“Rivolgo un ringraziamento alla Cisl Puglia e al Segretario Antonio Castellucci, e alla Cisl nazionale con Il Segretario Luigi Sbarra, perché ritengo molto importante avere organizzato questo momento di confronto che penso possa essere preso come modello nei prossimi anni”. Così il Ministro Mara Carfagna in collegamento con l’iniziativa della Cisl Puglia sul ‘Pnrr in chiave Puglia tra opportunità e proposte’ che si è tenuto stamattina a Bari. Nell'ambito del Pnrr, "uno degli strumenti più importanti per lo sviluppo del Sud sono le Zes – ha sottolineato il ministro per il Sud e la coesione Territoriale – la loro istituzione è stata una intuizione lungimirante. Per rilanciarle abbiamo inserito nel Pnrr una linea di finanziamento di 630 milioni per infrastrutturarle. Abbiamo deciso di scommettere moltissimo sulle Zone Economiche Speciali, perché sono volano di sviluppo per il Mezzogiorno. Nella mia visione sono il pilastro del nuovo Sud, un Mezzogiorno hub logistico nel Mediterraneo, capace di intercettare i traffici commerciali che arrivano da Oriente e dal nord Africa. Tra Pnrr, Fondo e sviluppo coesione e altri strumenti, si arriva a una cifra enorme, oltre 200 miliardi di euro, da spendere nei prossimi 5, 7 e 10 anni. La vera sfida che abbiamo davanti è riuscire a spendere queste risorse e riuscire a spenderle bene per evitare che siano distratte altrove. Per il Pnrr – ha aggiunto il Ministro Carfagna la clausola del 40 per cento è stata non solo prevista in tutte le missioni del Pnrr ma è stata anche blindata in una norma. Penso che Cisl stia dimostrando sempre di più – ha concluso – come il ruolo del sindacato a difesa del lavoro si svolga non ostacolando o frenando i percorsi di cambiamento ma, anzi, accompagnandoli, sostenendoli e incoraggiandoli". Per rilanciare lo sviluppo del Mezzogiorno – ha osservato il Segretario generale della Cisl nazionale, Luigi Sbarra “occorre abbattere in modo strutturale il carico fiscale e contributivo sulle aziende che investono in occupazione stabile e formazione; assumere i tecnici che servono a trasformare le risorse in cantieri e rendere strutturali anche le defiscalizzazioni. e delle poderose risorse economiche a disposizione per rimettere al centro lavoro ed integrazione sociale”. Sbarra ha inoltre ricordato come “anche in passato abbiamo avuto grandi dotazioni finanziarie rivolte al Sud" ma poi "distratte, sprecate su mille rivoli, o ferme a causa della incapacità tecnica di progettazione e realizzazione delle amministrazioni locali". "Bisogna tenere presente che il 36% dei fondi assegnati dal Recovery – ha evidenziato Sbarra - è affidato proprio alle autorità locali: Regioni ma anche Comuni che, specialmente al Sud, raramente possono contare sulle alte professionalità richieste per fare buona progettazione. Gli enti locali hanno perso decine di migliaia di dipendenti in 10 anni, e il bilancio peggiore è per quelli meridionali che non hanno risorse per il turnover. Occorre assicurare le dotazioni necessarie per assumere i tecnici che servono a trasformare le risorse in cantieri, altrimenti avremo il paradosso che le realtà più deboli saranno proprio quelle che perderanno il treno del Pnrr. Parliamo, per gli enti locali, in particolare di asili nido, rigenerazione urbana, edilizia scolastica e ospedaliera, economia circolare, interventi per il sociale. Dobbiamo poi sbloccare le infrastrutture attese da decenni. Pensiamo alle grandi reti di connessione autostradali, ferroviarie, portuali e aeroportuali, al network della banda larga e ultra-larga ma anche ai piccoli e medi cantieri necessari per riscattare dall'isolamento le aree interne”. Nella sua introduzione il Segretario generale della Cisl Puglia, Antonio Castellucci, ha sottolineato che "abbiamo chiesto, anche alla nostra classe dirigente regionale e dei territori, di affrontare nel dettaglio, progetto per progetto, tutte le opere che sono in cantiere nel Pnrr per la Puglia. E’ naturale che le difficoltà ci sono, non è facile anche perché c'è carenza di personale, di tecnici, e quindi sicuramente una delle problematiche potrebbe essere quella di dover progettare e poi realizzare le opere. Il Governo si sta muovendo e quindi ci auguriamo che rispetto a questo si possa accelerare". "Soprattutto - ha aggiunto - vogliamo che quelle risorse vengano spese fino all'ultimo centesimo perché significa dare opportunità, sviluppo alla nostra regione e guardare a tanti giovani e a tante donne che fino ad oggi, purtroppo, sono state parcheggiate senza alcuna attività lavorativa. Abbiamo incontrato già gli assessori regionali e oggi il Ministro Carfagna e il nostro Segretario generale. Vogliamo portare la Puglia all'attenzione del Governo nazionale così come sta facendo anche la Regione stessa".