La Giunta Comunale ha presentato domanda di finanziamento per 860 mila euro.
MONOPOLI - Con Delibera di Giunta n. 1 del 19 gennaio 2022 la Giunta Comunale ha risposto all’invito del Patto territoriale del Sud est barese e ha presentato domanda di finanziamento per la realizzazione dell’intervento di “Risanamento conservativo e miglioramento dell’accessibilità fisica e virtuale di Palazzo di Città per la valorizzazione culturale del sito, mediante la realizzazione di una pinacoteca civica”. L’istruttoria è stata curata dall’arch. Emanuela Gervasi dell’Ufficio Finanziamenti.
Contestualmente è stato approvato il progetto redatto dai tecnici comunali arch. Donata Aurelia Susca e ing. Chiara Porcelli dell’importo complessivo di € 860.000. È un progetto di valorizzazione del palazzo Comunale sia per il suo interesse storico sia per quello di promozione culturale, già avviato dall’assessorato alla cultura mediante il censimento e valorizzazione del vasto patrimonio artistico di proprietà comunale attualmente distribuito negli uffici comunali o archiviato in deposito.
Il progetto punta a riqualificare il Palazzo comunale quale contenitore delle opere d’arte attualmente non musealizzate (dipinti, sculture, fotografie e ogni altro oggetto di pregio artistico) con l’obiettivo di restituire questo “patrimonio latente” alla comunità e ai turisti, studiandolo, rendendolo noto e consentendone la fruizione nel palazzo comunale aperto al pubblico.
Il Palazzo di Città di via Garibaldi oggi ospita gli uffici comunali e offre al contempo ampi spazi potenzialmente idonei a ospitare una nuova Pinacoteca Civica in cui esporre le opere d’arte più importanti possedute dal Comune di Monopoli. Oltre agli spazi interni, il Palazzo di Città ha un ampio chiostro aperto che può essere utilizzato per esporre installazioni d’arte contemporanea.
Sarà possibile, quindi, offrire due modalità di fruizione. La prima, in senso tradizionale, attraverso l’esposizione permanente delle opere d’arte nelle sale ad uopo destinate a Pinacoteca che saranno aperte alla pubblica fruizione in giornate e secondo orari predeterminati. La seconda che vuole affiancare, alle modalità di fruizione tradizionali, una fruizione delle opere esposte mediante strumenti ICT.