Nota dei consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta, Paride Mazzotta e Vito De Palma: " Ed ecco le conseguenze per la Puglia”.
”Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa dove andare”: improvvisazione alle stelle e assenza di qualsiasi indirizzo di programmazione da parte dell’assessorato regionale. E’ per questo che il governo nazionale ha dovuto impugnare la legge del Piano Casa- dicono i forzisti Stefano Lacatena, Giandiego Gatta, Paride Mazzotta e Vito De Palma- Il ricorso alla Consulta è la naturale conseguenza degli errori e delle omissioni di chi guida l’Urbanistica nella Regione Puglia, producendo danni incalcolabili all’economia nostrana. La Regione Puglia, a causa dell’assenza di programmazione di chi guida il settore in Giunta, è diventata un interlocutore inaffidabile per il governo. Di qui, il cortocircuito: non c’è stato dialogo istituzionale e le dichiarazioni dell’assessore sono incredibili e paradossali. Proprio oggi, dopo il ricorso, qualcuno si sveglia, apre gli occhi e dichiara che sia necessario un cambio di passo. Eppure, quel “nuovo corso” è stato chiesto, proposto e rilanciato in tempi non sospetti proprio da noi, senza trovare alcuna sponda. E c’è di più: si continuano ad annunciare provvedimenti, anziché lavorare in silenzio e portarli in Consiglio regionale. Purtroppo, le dichiarazioni di ieri non servono per salvarsi in zona Cesarini: è troppo tardi per non assumersi le responsabilità di un ricorso che si fonda, certo, su presupposti irragionevoli e dannosi per la Puglia, ma che affonda allo stesso tempo le radici in un governo dell’Urbanistica senza idee, senza interventi e senza visione precisa. Tradotto: una gestione quasi dilettantistica e, quindi, offensiva di una comunità regionale che merita di essere condotta da chi è abbastanza competente almeno da non produrre danni di tale entità. Una brutta, bruttissima pagina di inefficienza per la nostra Regione”.