Martina Franca: diversi gli obiettivi da raggiungere con il Pnrr

Autore Redazione Canale 7 | sab, 05 feb 2022 12:19 | 1014 viste | Martina-Franca Pnrr Sindaco-Ancona Politica

Alcuni progetti sono già stati finanziati.

A Martina Franca la Giunta municipale ha adottato gli atti di indirizzo per candidare alcuni importanti interventi di restauro di beni culturali di pregio e di rilevanza storica ai finanziamenti nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma il governo della città ducale ha già ottenuto risposte ad alcune richieste di finanziamento nell’ambito del Pnrr. Ne abbiamo parlato con il sindaco Franco Ancona. Un servizio nel tg7.

COMUNICATO - La Giunta ha adottato un atto di indirizzo (Delibera n. 33 del 31 gennaio 2022) per candidare tre importanti interventi di restauro di beni culturali di pregio e di rilevanza storica ai finanziamenti del PNRR.

Gli interventi riguardano il completamento del recupero dell’ex Macello Comunale”, per il quale risulta redatto il documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (costo complessivo previsto in progetto 1.010.000,00 euro); la ristrutturazione, il restauro e la valorizzazione dell’ex convento di Santa Maria del Carmine, per il quale è stato redatto il progetto di Fattibilità Tecnica Economica,(costo complessivo previsto in progetto 2.499.000,00 euro); il completamento del restauro di Palazzo Ducale, per il quale è stato redatto il progetto esecutivo, (costo complessivo previsto in progetto € 1.490.000,00). 

I tre progetti sono stati indicati dalla Giunta nell’ambito di un’attività di ricognizione del patrimonio culturale materiale pubblico di rilevante interesse storico, architettonico e artistico, chiesta dalla Regione Puglia per “individuare un parco progetti regionale utile per un verso ad intercettare i finanziamenti previsti dal PNRR in relazione al comparto Cultura e alla riserva destinata al Mezzogiorno, per altro verso a definire i contenuti della programmazione regionale 2021-2027 in materia di tutela e valorizzazione dei patrimoni culturali pubblici e di interesse pubblico, a valere in particolare sul redigendo Programma Operativo Regionale e sul Fondo di Sviluppo e Coesione”.

 

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